Italia – Danimarca, “sfida di gusto” regale al Ristorante Colonna Open di Roma
Sfida ‘Italia – Danimarca’, showcooking di professionisti dell’alta gastronomia alla presenza della Casa Reale danese.
Roma, 7 novembre. Nella raffinata cornice del Ristorante Antonello Colonna Open (Palazzo delle Esposizioni di Roma) sono scese in campo Italia e Danimarca per una amichevole competizione culinaria con due team di professionisti dell’alta gastronomia. La gara si è svolta alla presenza del Loro Altezze Reali di Danimarca, il Principe Ereditario Frederik e la Principessa Ereditaria Mary (nata in Tasmania), in visita in Italia per promuovere l’export danese.
La Danimarca, con le sue circa cinquecento isole, è il più antico regno d’Europa. Una nazione con una popolazione inferiore a quella di Roma che è ritenuta tra le più felici del pianeta. Vanta un’ottimo servizio sanitario, scolastico e fiscale. Una società basata sull’uguaglianza, circondata da un’atmosfera hygge (termine danese), ovvero una felicità quotidiana basata sulle cose semplici: un ambiente accogliente dove ritrovarsi con la famiglia, con gli amici e condividere il piacere conviviale di una buona tavola.
La gastronomia danese si è aggiudicata quest’anno 31 stelle nella Guida Michelin dei Paesi nordici. Un successo che non è un ‘miracolo’ ma il risultato di una politica di investimento nel settore dell’alta ristorazione che prevede, a partire dal 2019, uno stanziamento di cinque milioni di euro per il suo sviluppo.
Una politica alimentare che vede in prima fila la Casa Reale e il Parlamento danese impegnati nel sostegno a produzioni sostenibili, nella formazione di lavoro qualificato, nella valorizzazione del turismo enogastronomico e nella lotta allo spreco alimentare. Il sostegno all’alta ristorazione danese ha come obiettivo non solo il prestigio internazionale ma anche la crescita di una importante voce del bilancio nazionale.
Nella “sfida di gusto” hanno rappresentato la gastronomia italiana: il giovane talentuoso Lorenzo Alessio, calabrese, Chef resident dell’Hotel Roma a Cervia, Junior Coach della Nazionale Italiana Cuochi e Gaetano Ragunì, siciliano di origine ed emiliano di adozione, premio Bocuse d’Or Italia 2008 e General Manager della Nazionale Cuochi Italiana.
Per la Danimarca sono scesi in campo Mette Dahlgaard, Chef del Gemyse, bel ristorante all’interno dei Giardini di Tivoli a Copenhagen, con una cucina all’insegna della sostenibilità, che utilizza esclusivamente prodotti biologici di stagione a chilometro zero e Rasmus Bundgaard Nielsen, Chef del ristorante stellato Gastromé di Aarhus (seconda città della Danimarca) e membro del Gastronomisk Undergrund una rete di giovani chef dall’approccio fortemente innovativo.
Entrambe le squadre hanno utilizzato, per prepare due piatti, i prodotti biologici danesi. Tra questi: carne di vitello, maiale e pancetta, halibut, formaggio, burro e verdure bio.
Questo evento ha avuto una giuria d’eccezione. I primi assaggi sono stati del Principe, poi raggiunto dalla Principessa. Entrambi hanno apprezzato i piatti danesi, a loro più familiari, e la fragula sarda. Non hanno risparmiato domande ai nostri chef, leccandosi regalmente, e golosamente, le dita nel gustare l’elaborato arancino. Il Principe Ereditario Frederik ha fotografato con il cellulare anche i piatti italiani.
Rocco Pozzulo(Presidente della Federazione Italiana Cuochi FIC), dopo aver fatto dono della giacca della Federazione ai due rappresentanti della Casa Reale, ha pronunciato il verdetto: “I piatti sono stati eccellenti. Sono in imbarazzo a decidere. Nel primo piatto ha prevalso la portata italiana e nel secondo piatto quella danese. Per pochissimo ha prevalso l’abbinamento italiano”.
La sfida si è conclusa, sul filo del rasoio, con la vittoria del team italiano che ha conquistato la giuria con fregula sarda con halibut danese, lime e pancetta affumicata danese e con un secondo piatto di roastbeef di filetto danese con aceto balsamico, crema di formaggio e riso allo zafferano fritto.
Il palato è stato sedotto, per l’armonia sapientemente creata, anche dalle proposte innovative del team danese, che ha ben rappresentato lo stile della cucina new nordic. Il torchon di halibut danese con erbe, cavolo nero, salsa al burro e kimchi era un equilibrio di consistenze in gioco: la morbidezza dell’halibut e la croccantezza del cavolo nero fritto. Un tessuto vegetale-marino di sapori: la delicatezza-dolcezza dei gamberi sposata con la sapidità marina dell’halibut, con la salsa, e il gusto deciso del cavolo che firmava il piatto.
Il secondo piatto presentato è stata una pancia di maiale danese frollato con sedano rapa, patate fermentate e vitellino danese con salsa al malto. La carne frollata in modo impeccabile si scioglieva in bocca con una festa di sapori stemperati ed equilibrati dal sedano rapa e dalle patate. In finale il gusto veniva riacceso dalla salsa al malto che, con il suo carattere il piatto.
L’evento è stato abilmente condotto dal giornalista Antonio Maria Iacona (coordinatore editoriale della rivista “Il cuoco”). La sfida amichevole è parte di una serie di eventi romani per la promozione dell’export in presenza della Casa Reale danese, in visita in Italia dal 6 all’8 novembre insieme ad un’importante delegazione commerciale danese.
In occasione dell’evento sono state presentate le eccellenze della produzione danese. Uno dei progetti che ha riscosso più simpatia è “pianta la tua matita“, Sprout Europe. Dopo averla usata puoi inserire la matita capovolta in un vaso, la sua ‘testa’ è un piccolo contenitore di semi, e attendere la nascita di piantine. Le salse concentrate Plantemageren (chili, rosmarino, tomato salad etc.) sono così saporite da essere usate con il contagocce.
Lo storico birrificio italiano Poretti (maestri del luppolo dal 1877) è diventato, dopo varie acquisizioni, un marchio appartenente a Carlsberg Italia S.p.a., società che fa parte del gruppo Carlsberg (società presente in 50 nazioni). Con il suo sistema di spillatura, senza CO2 aggiunta, ha sostituito i fusti in acciaio con fusti in PET riciclabile, con un impatto ambientale più basso rispetto all’acciaio, lattine in alluminio e bottiglie in vetro.
Gli obiettivi prioritari dell’azienda: zero incidenti, birre senza alcol prossimamente sui mercati, riduzione entro il 2030 di spreco di acqua, uso del 100% di energie da fonti rinnovabili entro il 2022, eliminazione di emissioni degli impianti entro il 2030. E la qualità? Le birre sono ottime e denominate con il numero dei luppoli usati. La 7 luppoli la mielizia è una ricetta stagionale con miele di castagno non filtrata, gustosa, dalle note aromatiche e speziate. La 10 luppoli dorata, nata per EXPO 2015, è una birra dal perlage fine ed elegante, realizzata con 10 luppoli provenienti da ogni parte del mondo.
Presenti i prodotti lattiero-caseari di Arla Foods e Naturmælk. Thise produce formaggi pastosi, il cui sapore gustoso e leggermente sapido, come nel caso del North Sea Cheese (stagionato minimo 30 settimane) o del Light House Cheese (stagionato 52 settimane), dipende dal latte delle 18 fattorie vicine al Mare del Nord.Per la carne danese, nota per la sua qualità: Danish Crown e Tulip; per il salmone la Polar Seafood. Per la Copenhagen Distillery erano presenti vari tipi di gin. Aromatico e gradevole il Bay Leaf, non filtrato con note di alloro e mirtilli rossi.
Organizzazioni
Danish Agriculture & Food Council
Food Nation
Sito dell’organizzazione turistica ufficiale: VisitDenmark