Sicilia 7. Il Marsala, il museo e Florio, tra enoturismo e marketing

Le Cantine storiche Florio a Marsala. Non solo un viaggio nella storia ma anche un modello di enoturismo e marketing.Dopo anni di contrasti il Consorzio per la Tutela del Vino Marsala Doc (nato nel 1963 per promuovere la Doc e proteggerne l’identità) ha chiuso alla fine del 2016. Delle oltre cento cantine censite ne sono rimaste attive solo poche decine. La promozione e la comunicazione sul Marsala scarseggia. Quale futuro per il brand Marsala?

Florio, Sala 4D

Allo stesso tempo un giovane imprenditore siciliano coltiva il progetto di creare il Museo del vino Marsala nel ‘Baglio Woodhouse’ (sede del commerciante inglese che fece per primo conoscere il prezioso nettare in Inghilterra e oltre). Il riferimento più immediato è a modelli importanti come la Cité du Vin di Bordeaux.
Sarebbe auspicabile un consorzio rappresentativo del territorio, con l’ingresso dei produttori di uva, indispensabili affinché la Comunità europea riconosca il ruolo dei consorzi. Per una reputazione, anche su scala internazionale, il disciplinare dovrebbe puntare soprattutto sulla qualità dell’uva.

Cantine

L’azienda Duca di Salaparuta spa (suoi i tre: Florio, Duca di Salaparuta e Corvo) esporta tre milioni di bottiglie di Marsala Florio, soprattutto in America e anche in Europa (prevalentemente in Germania). L’azienda continua a investire nel Marsala. È stata ampliata la gamma dei prodotti liquorosi e punta molto sull’enoturismo. Infatti rimane una tra le più importanti destinazioni enoturistiche della regione con 55.000 visitatori all’anno in cantina.

Sala Garibaldi

La famiglia Florio è stata proprietaria di molte attività commerciali tra cui: tonnare, fonderia, compagnia di navigazione e fabbrica di ceramiche. Ha dato anche il nome alla celebre gara automobilistica. La Florio è stata acquistata interamente dall’Illva nel 1998 e dalla fusione (2003) con la Casa Vinicola Duca di Salaparuta S.p.A. è nata la Duca di Salaparuta S.p.A..
Le Cantine Florio furono costruite nel 1832 da Vincenzo Florio. Dopo aver ammirato il giardino mediterraneo dello storico Baglio i visitatori vengono sorpresi con il teatro 4D multisensoriale, dove fanno il loro ingresso nel mondo Florio. Le cantine, con il tipico pavimento in battuto di tufo e le imponenti navate a sesto acuto, custodiscono le storiche botti e i vini Florio, sei milioni di litri di vino immobilizzato.

Riserve della Seconda Guerra Mondiale

La ricetta del 1963 prevede vino addizionato con mosto dolce +10% mentre il Vergine è solo vino e alcol (secco). La visita alle cantine storiche inizia con otto giganteschi tini, costruiti alla fine dell’800 e ancora utilizzati per l’affinamento del Marsala. Dopo i grandi tini da 64.500 litri si accede alla Sala Garibaldi, uno spazio ampio dove sono conservate le armi donate da Giuseppe Garibaldi a Vincenzo Florio per ringraziarlo della lealtà dimostratagli nel 1860. Seguono le Sale Florio ed Ingham-Woodhouse per arrivare alle bottaie. Queste sono lunghe 165 metri e sono scandite da 104 arcate, sotto cui si allineano 1.400 caratelli e circa 600 fra botti e tini di diversa grandezza. La cantina vera e propria è un ambiente suggestivo dove sono custoditi circa 5.500.000 litri di Marsala.

Sala degustazione

Dopo il percorso, di circa trenta minuti, attraverso le bottaie, si giunge alla Sala di Degustazione Donna Franca (mirabilmente ritratta da Boldini).

Giovanni Boldini, Donna Franca Florio (1924)

 

Qui la degustazione si trasforma in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi con una sollecitazione di sapori, colori, suoni e profumi. In questo spazio innovativo il visitatore è accolto da una musica di sottofondo, un gioco di luci suggestivo e viene condotto nella degustazione da una guida virtuale che lo accompagna nella scoperta di sensazioni, sapori e profumi. Il tempo dell’esperienza è breve perché si sta in piedi.

Enoteca Florio

Abbiamo degustato il Terre Arse (Grillo), invecchiato almeno 8 anni in antiche botti di rovere. Solo distillato di vino secondo la tradizione del Marsala Vergine. Color oro, note di mandorle amare, sentori di vaniglia, asciutto in finale. Kados Duca di Salaparuta (Grillo), colore giallo paglierino, profumi floreali, note di ananas, fresco e scarsa persistenza. Irmàna Corvo (Nero d’Avola e Frappato), uve raccolte a mano, color rubino intenso, sentori di marasca, buona persistenza. Targa Riserva 1840 (Grillo, vino liquoroso, aggiunta 7% di mistella, mosto cotto e distillato di vino). Color ambra, sentori di datteri, prugna matura, gusto morbido e in finale frutta essiccata.
La visita in cantina termina all’interno dell’Enoteca Florio, store all’avanguardia che riunisce tutti i vini Duca di Salaparuta, Corvo e Florio, oltre a una selezione di prodotti dell’artigianato e tipici siciliani. Un’offerta esperenziale (tematizzazione, ambientazione, personale e  varietà) che immerge il visitatore in tutte le declinazioni del tema Marsala.

Foto di Marco De Felicis

Informazioni Cantine Florio
Via Vincenzo Florio, 1
91025 Marsala (Trapani)
Tel: (+39) 0923 781 305/317
Tel : (+39) 0923 781 111
Sito: https://www.duca.it/cantineflorio/
email: hospitality@duca.it