I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica al Complesso del Vittoriano

Roma, al Complesso del Vittoriano l’unica tappa italiana della mostra che indaga sulla grande rivoluzione nel mondo della fotografia resa possibile dalle fotocamere Leica. Dal 16 novembre 2017 al 18 febbraio 2018.

Leica è un cult nel mondo della fotografia. Fu la prescelta di molti fotografi, tra cui  Henri Cartier-Bresson che non si separò mai dalla Leica, tanto da affermare: “Le altre macchine fotografiche che ho provato mi hanno sempre convinto a ritornare a lei… Finché farò questo lavoro, questa è la mia macchina fotografica”.
Hans-Michael Koetzle, curatore della mostra, ha subito ‘messo a fuoco’ la Leica: “Bella lo è sempre stata, fin dall’inizio. Piccola, piatta, maneggevole, priva di fronzoli, ridotta all’essenziale: less is more. Nel 1914, quando costruì la prima macchina compatta con pellicola cinematografica 35mm, Oskar Barnack aveva già individuato alcune soluzioni che si ritrovano come tratti distintivi anche nei modelli di Leica digitali più recenti”. 

Ingresso mostra, by Marco De Felicis

Basta considerare la portata dell’innovazione tecnologica dovuta alla “Ur-Leica”, il primo apparecchio 35mm che rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia che, all’apoca, prevedeva la stampa a contatto di negativi di grandi dimensioni. Questa portatile divenne lo strumento di lavoro per molti fotoreporter. La Leica (ovvero la LEItz CAmera) dovette però attendere il 1925 per essere immessa sul mercato, la fine della guerra.
Il visitatore potrà fare un viaggio nella storia della fotografia, dagli anni Venti del Novecento fino a oggi, attraverso circa 400 opere, stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica, filmati su famosi fotografi, locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche etc.

Ur-Leica, built by Oskar Barnack, completed in 1914 © Leica Camera AG

Fu Oskar Barnack che, nel 1914, mise a punto la prima fotocamera per il formato da 35 mm, macchina fotografica di metallo con pellicola cinematografica, la “Ur-Leica”. Questo nuovo apparecchio, flessibile e portatile, in grado di seguire il fotografo ovunque andasse ha permesso a generazioni di autori di immaginare, documentare e riprendere la realtà in modo nuovo.

Walter Vogel, “Cane dalmata”, Düsseldorf, 1956, © Walter Vogel

Nel corso degli anni la Leica fu progressivamente utilizzata per diversi tipi di reportage. Dal fotogiornalismo di guerra (nel 1930 Erich Salomon fu il primo fotogiornalista che portò una Leica negli Stati Uniti e durante la Guerra civile spagnola), all’uso della fotografia come strumento di propaganda o nel settore della moda. La portabilità della Leica consentì il passaggio dalla fotografia in studio alla fotografia in strada.

Ramón Masats, untitled, Tomelloso (Ciudad Real) Madrid, 1960 © Ramón Masats

La mostra propone in 16 sezioni, che intrecciano insieme l’ordine tematico e cronologico, le immagini dei più grandi interpreti internazionali che hanno usato la Leica come il proprio strumento creativo. Dalle fotografie in bianco e nero di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, fino al colore di William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz.

Allestimento

Presenti anche noti fotografi italiani, come Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore. Oltre alle immagini di Gianni Berengo Gardin, il più apprezzato fotografo italiano del dopoguerra (già vincitore del Leica Oskar Barnack Award nel 1995), la cui carriera è stata premiata, il 15 novembre, con il Leica Hall of Fame Award, conferito da Leica Camera AG a Roma. Gianni Berengo Gardin, nella sua carriera di circa 60 anni, si è dedicato alla fotografia di reportage, architettura e viaggi. Tra i suo circa 200 libri pubblicati quello che suscitò più scalpore fu ‘Morire di Classe’ (1969) sui pazineti ricoverati negli ospedali psichiatrici. Il dibattito che ne derivò contribuì alla riforma del sistema sanitario italiano.

Alberto Korda, Guerrilero Heroico, ernesto “Che” Guevara, L’Avana, 5 marzo 1960 vintage, stampa ai sali d’argento montata su cartoncino

Un interessante ciclo di incontri, organizzato da Contrasto, si terrà presso la Sala Verdi alle ore 18.
L’11 dicembre 2017 con Alessandra Mauro che, a partire dai graphic novel a loro dedicati, parlerà di due grandi maestri della fotografia: Henri Cartier-Besson e Robert Capa.
Il 17 gennaio 2018 sarà la volta di Valerio Bispuri che parlerà del suo progetto Paco, da poco diventato un libro, sulla una letale droga sudamericana che ha seguito per quattordici anni.

Michael Koetzle

Il 31 gennaio 2018 Piergiorgio Branzi sarà invece protagonista con il racconto della sua lunga ed eclettica carriera, dagli esordi in Toscana fino all’esperienza di inviato Rai a Mosca per arrivare alle sue ultime sperimentazioni in ambito fotografico.

Fred Herzog, Man with bandage, 1968, Courtesy of Equinox Gallery, Vancouver © Fred Herzog, 2016

Il 7 febbraio 2018 interverranno il fotografo Lorenzo Castore e il regista Saverio Costanzo, per raccontare di come un viaggio in India, fatto più di venti anni fa, abbia segnato una svolta nella
loro capacità di visione.
Il 13 febbraio 2018 l’ultimo incontro, ‘Scrivere con la macchina fotografica’, con Gianni Berengo Gardin che ripercorrerà le tappe salienti del suo percorso personale e professionale: le fotografie, i libri, la vita. Un itinerario attraverso i suoi viaggi, gli incontri, il lavoro e, soprattutto, la sua grandissima passione per i libri. L’avventura prediletta di Gianni Berengo Gardin, infatti, è sempre stata quella di realizzare fotografie che potessero finire in un libro. Il suo lavoro si è sempre alimentato delle influenze intellettuali che gli derivano dalle letture e dalle frequentazioni amicali.

Gianni Berengo Gardin

Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (non sarà possibile riservare preventivamente l’accesso). Ai partecipanti verrà inoltre distribuito un coupon che, consegnato in biglietteria, garantirà l’accesso in mostra con biglietto ridotto € 10 (le riduzioni non saranno cumulabili).
La mostra è curata da Hans-Michael Koetzle, tra i più rinomati critici della fotografia, prodotta e organizzata da Gruppo Arthemisia – Contrasto .

Informazioni

Sito web: https://www.ilvittoriano.com/

Sede
: Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

Orari
Dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30
Venerdì e sabato 9.30 – 22.00
Domenica 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture straordinarie
Venerdì 8 dicembre 9.30 – 22.00
Domenica 24 dicembre 9.30 – 15.30
Lunedì 25 dicembre 15.30 – 20.30
martedì 26 dicembre 9.30 – 20.30
Domenica 31 dicembre 9.30 – 15.30
Lunedì 1 gennaio 15.30 – 20.30
Sabato 6 gennaio 9.30 – 22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti: Intero € 12,00 – Ridotto € 10,00
Biglietto congiunto Monet + I Grandi Maestri: Intero € 23,00 Ridotto € 20,00

Hashtag ufficiale #100AnniLeica