Lo Chalet Campo Felice, rifugio di bontà e tradizione
10.07.2020 News: A causa del protrarsi della realizzazione del nuovo ristorante troverete Romeo e il suo staff, sempre a Campo Felice a pochi metri di distanza, alle “Cerchiare”Abruzzo, sull’altopiano tra Lucoli e Rocca di Cambio, a Campo Felice, una montagna di gusti.
Il paesaggio è uno dei più gettonati d’Abruzzo, altopiano di Campo Felice (10 km di lunghezza e 5 km di larghezza) – tra Lucoli e Rocca di Cambio, uscita Tornimparte-Campo Felice dall’autostrada A24 Roma-Teramo – base degli impianti di risalita per gli sciatori e base di partenza per gli escursionisti (trekking, percorsi a cavallo, ciclismo e mountain bike). Una pianura western così estesa, dove pascolano in libertà cavalli e armenti, da far dimenticare che ci si trova a 1500 m s.l.m.
Intorno a coronare la piana stanno le vette maestose del monte Orsello (2043 m), Monte Puzzillo (2174 m), monte Cefalone (2145 m), la cresta di Serralunga e Monte Rotondo (2064 m) da dove si snodano le piste da sci. In inverno questi paesaggi innevati erano prediletti anche da papa Giovanni Paolo II.
La stazione sciistica nasce da un’idea, negli anni Sessanta, di Aldo Jacovitti (1923-2016), all’epoca sindaco di Rocca di Cambio, per favorire lo sviluppo turistico della zona.
Un team di specialisti (lo sciatore Émile Allais, pluricampione del mondo, l’urbanista Jean Cognet, la guida alpina abruzzese Gigi Panei e altri esperti del settore) stese un progetto per una stazione invernale integrata in cui erano previste, oltre agli impianti, anche strutture ricettive e un sistema di collegamenti. Gli impianti sono stati aperti nel 1970 e solo nel 2012 è stata completata la galleria del Serralunga, che collega Campo Felice con l’adiacente altopiano delle Rocche e la valle Subequana. La natura ha prevalso su ciò che l’uomo avrebbe potuto costruire.
Così gli amanti della montagna trovano qui, in questo gioiello incastonato nell’Appennino abruzzese il loro paradiso. Una destinazione, in inverno per lo sci e in estate per le possibilità di fuga dalla città, prediletta nell’alta stagione da molti turisti. Ma qui il turismo di massa non ha vinto sulla natura, che è sempre spettacolare, e ha risparmiato qualche locale che non rinuncia a qualità e tradizione. Lo Chalet Campo Felice è ai piedi degli impianti di risalita e domina l’altopiano. È in una posizione scenografica, che si apprezza soprattutto nelle belle giornate di sole, quando lo sguardo si perde, l’aria pura e frizzantina dilata i polmoni, accende i colori e le montagne intorno sembrano abbacciarti. Ma anche con la neve Lo Chalet ti accoglie con un ambiente intimo, familiare e il calore degli interni in legno.
Consiglio di godere dell’ambiente in tutta la sua bellezza e tranquillità soprattutto evitando l’alta stagione e i giorni di massimo affollamento turistico. In montagna l’appetito non tarda a farsi sentire ed è bene dargli soddisfazione senza rinunciare al gusto. Ad accogliervi in sala c’è la simpatia schietta e la passione di Romeo Ciuffoletti, unite a un’esperienza di quaranta anni nella ristorazione. In cucina Albina Iannini, sua moglie, traduce nei piatti l’interpretazione del territorio, con il variare delle stagioni, di Romeo. La personalità di questo ristorante è determinata da caratteristiche che ci piacciono e lo rendono unico in una zona turistica.
Parole d’ordine: stagionalità, produzione propria, raccoglitore, cottura espressa dei piatti (il servizio rapido è tipico dei fast food o cibi precotti). La stagionalità delle proposte si riscontra nel menù, cambia spesso nei vari periodi dell’anno e dipende dalla fornitura. Consiglio vivamente di provare i sapori assoluti di quello che Romeo coltiva o raccoglie. L’antipasto misto è una carrellata di prodotti selezionati, dai salumi, affettati e formaggi locali, ricottina al forno, barbabietole, cime di aglio, asparagi sottolio e bocconcini di stagione. L’insalata di porcini, rughetta e scaglie di parmigiano, con note di freschezza delle materie prime, il profumo dei funghi ci hanno fatto respirare l’aroma del bosco nel piatto.
Romeo, che conosce bene il territorio, raccoglie quello che la stagione offre. In autunno non mancano funghi di vario tipo e porcini, dei boschi vicini.
Altro prodotto speciale, che difficilmente troverete in altri ristoranti, sono gli olaci (nella dizione locale) o orapi, spinaci selvatici (chiamati anche “spinaci di montagna”) che crescono in quota, intorno ai 1800 m, negli stazzi d’altura, nei terreni dove hanno pascolato gli ovini. Hanno un sapore robusto e sono ricchi di sali minerali e vitamine, che ne fanno un ottimo ricostituente. In questo periodo ben si sposano con i porcini per condire un piatto di appetitose fettuccine. Tutti i prodotti nel ristorante sono rigorosamente abruzzesi e locali. Abbiamo continuato a fare la “festa” ai porcini ordinandoli alla griglia, per mangiarli in purezza.
La bontà del porcino con il suo retrogusto amaro è stato sapientemente equilibrato con la freschezza della rughetta. Non mancano le carni locali, come l’agnello, per gli appassionati della tradizione. Altra peculiarità è il tartufo fresco con cui vengono preparati gustosi secondi piatti (le salse al tartufo sono bandite nel locale). Il tutto sorseggiando il vino che in questo ristorante va per la maggiore: il Montepulciano d’Abruzzo. I piatti arrivano a tavola fumanti e la loro fragranza dipende dalla cottura espressa che Albina razionalizza perfettamente.
Romeo ha una produzione propria (che abbiamo assaggiato, verificato e fotografato) di frutti di bosco: more, ribes, lamponi e gelsi. Non rinunciate a chiudere il pasto con un gelato o torta con i suoi frutti di bosco con cui realizza anche golose composte. I peccati di gola sono arricchiti anche da piccoli frutti sciroppati e, consigliati nelle giornate più fredde, gli zuccherini macerati nelle spezie e alcol. Per i palati più delicati la genziana abruzzese sostituisce bene l’amaro. Dopo aver gustato il territorio nei piatti, portate a casa qualcuno dei sapori dell’altopiano di Campo Felice. Gustati in città riaccenderanno, a tavola, la passione per la montagna.
INFORMAZIONI
ROMEO e il suo staff si sono spostati, in attesa del nuovo locale, presso le CERCHIARE a Campo Felice (a 200 m), con lo stesse proposte e menù
Lo Chalet Campo Felice
Ristorante sotto gli impianti di risalita sulla sinistra
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena solo su prenotazione
Coperti: interno 85 ed esterno 50
Telefono Romeo 3480031369 – Albina 3471220293
Accesso possibile anche a persone diversamente abili
ACQUISTI
I frutti di bosco e le composte di Romeo
I formaggi del Caseificio Campo Felice
La famiglia Di Carlo lavora solo latte fresco di vacca, pecora e capra, proveniente da allevamenti del territorio aquilano. La lavorazione è prettamente artigianale. Consigliati soprattutto i prodotti freschi: mozzarella, ricotta, yogurt e burro. Ma anche creazioni particolari come il Blucoli (il Blu di Lucoli), formaggio erborinato di vacca, nato dall’aggiunta, alle materie prime tradizionali, dei lieviti delle birre artigianali. Ottima collezione di birre artigianali e altre ricercatezze.
Casetta del Caseificio a Campo Felice, sull’altopiano, dalla parte opposta degli impianti di risalita.
Campo Felice