Milo Manara in mostra a Roma al MACRO Testaccio, la Pelanda. ARF!

Giovedì si è tenuta l’anteprima stampa con Milo Manara, in mostra per la terza edizione di ARF! il Festival del fumetto, Al MACRO Testaccio, La Pelanda. Da oggi fino al 28 maggio.

Ieri nel pomeriggio in una sala del MACRO molti giornalisti erano in trepida attesa del Maestro della nostra fantasia, leggenda vivente del fumetto e mito del disegno. Milo Manara è arrivato alla Pelanda per presentare la sua mostra all’interno della terza edizione di ARF! Festival del fumetto (programma https://www.antonellacecconi.it/arf/ ). Manara si è presentato con la sua consueta verve ed è stato generoso di racconti, aneddoti e storie, per una volta non disegnati ma colorati dal suo humour.

MACRO Testaccio, ARF!

La presentazione della mostra è stata introdotta da Alessandro Leon (presidente di CLES), Claudio Curcio (curatore della mostra e presidente di Comicon) e Stefano Piccoli (direzione artistica di ARF! Festival del fumetto). Leon ha spiegato il suo ruolo di consulenza per i fondi nel campo della cultura e ha spiegato perché  considera ARF! un luogo della creatività. Lo scorso anno la mostra monografica è stata dedicata a Hugo Pratt e quest’anno, quasi in continuità, è dedicata ai disegni di Manara che ripercorrono un po’ la sua carriera e il suo legame con Roma, città che ospita la mostra.

Ingresso mostra

Le tavole originali dell’artista in mostra sono 97. Riguardo il suo rapporto con Roma, Manara ha sempre pensato che in Asterix i Romani erano trattati male dai Galli. Strinati, che ha scritto la prefazione del suo Caravaggio, ha affermato che Roma è uno dei personaggi del racconto. Manara narra come Fellini gli facesse notare “quanto i ruderi di Roma fossero organici. Sembrano schiene di animali oppure arti. Era il fascino delle passeggiate con Fellini”. 

Conferenza stampa

Quando parla del suo Caravaggio tiene a precisare come: “al tempo dei Borgia la basilica di San Pietro era diversa. La Sistina non era ancora affrescata da Michelangelo e il soffitto era un cielo stellato. Alessandro VI Rodrigo Borgia fu eletto nel 1492, l’anno della scoperta dell’America. Era una Roma diversa da quella seicentesca del Caravaggio, più illuminata.  Ho scelto io i colori, che nei Borgia sono più rinascimentali”.

Milo Manara alla conferenza stampa, con Alessandro Leon (sinistra) e Claudio Curcio (destra)

Alla domanda se gli piacerebbe un museo Manara risponde: “Mi sembrerebbe eccessivo un museo dedicato a me. A Bruxelles c’è un museo del fumetto, dove c’è qualcosa di mio”.

Mostra Milo Manara

D. Le fa piacere essere etichettato come maestro dell’erotismo?
R. Essere etichettato aiuta a essere riconosciuto. Col passare degli anni la visione dell’erotismo è cambiata, oggi è più contemplativo e meno partecipato.
D. Come è avvenuto il suo incontro con Fellini? Gli acquerelli con Brigitte Bardot?
R. Vincenzo Mollica aveva chiesto ad alcuni disegnatori di fare degli acquerelli. Così ho disegnato una storiella di due – tre pagine con i disegni di Fellini. Lui li vide e mi telefonò, non trovandomi in casa lasciò detto che mi avrebbe richiamato. Così mi invitò a Cinecittà dove stava preparando Ginger e Fred.
La Bardot voleva raccogliere fondi per la difesa degli animali ma non voleva essere fotografata così ha deciso di mostrare solo disegni con i suoi ritratti.

mostra

D. Il rapporto con Jodorowski (fumettista, regista e studioso di tarocchi)?
R. Jodorowski mi ha fatto capire che avrebbe potuto leggermi i tarocchi ma non ero interessato ai territori magici. Ogni volta che vado a Parigi ci incontriamo. I Borgia sono quelli di Jodorowski e lui  mi sfidava a disegnare quello che scriveva. Io disegnava qualsiasi scena. Mi chiese di disegnare la scena della Papessa seduta su una sedia con il buco in cui un chierico avrebbe dovuto inserire la mano per accertare se il Papa fosse uomo o donna. Una sola volta non me la sono sentita di disegnare, si trattava dell’amplesso tra Leonardo e Cesare Borgia, non tanto per il Borgia ma per rispetto nei confronti di Leonardo. Preferisco disegnare il prima o il dopo ma mai il ‘durante’. Questa è l’unica scena che mi sono rifiutato di disegnare.

sala mostra

Quanto a Fellini negli ultimi quattro anni non ha girato film perché la RAI non trovava fondi per i suoi film… Quindi dirottò sui fumetti.

Milo Manara

D. Lei ha sempre invocato la dignità dei fumetti, oggi è cambiato qualcosa?
R. Negli ultimi tre anni al premio Strega c’è una autore di fumetti. Lo scorso anno Zerocalcare è stato finalista al premio. La dignità del fumetto è stata difesa da Eco, Oreste del Buono, Fellini. In Italia, purtroppo, tutti i nome della letteratura soffrono di un peccato originale. Non si legge. Non si leggono libri o fumetti.
In ultimo la firma sui suoi libri e qualche scatto per i fotografi. La fantasia con lui continua a galoppare.

Disegni per biglietti ATAC in edizione limitata

Foto di Marco De Felicis

La Pelanda

INFORMAZIONI

ARF! «Festival di storie, segni e disegni» #ARF3
Date: 26-27-28 maggio 2017
Sede: MACRO Testaccio La Pelanda
Piazza Orazio Giustiniani n° 4, Roma.
Orario: 10.00-20.00
Biglietti: giornaliero € 10,00 – abbonamento 3 giorni € 20,00
Info: 060608
Sito: www.arfestival.it – www.museomacro.org
Email: mailto:info@arfestival.it
Facebook: www.facebook.com/arfestival
Twitter: @arfestival – Instagram: @arfestival
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