San Gimignano Gourmet. Wine Experience alla Rocca di Montestaffoli
Vernaccia experience. La “Divina Vernaccia: Dante Alighieri e la Vernaccia di San Gimignano” serata-evento del 10 settembre alla Rocca di Montestaffoli
Diversi sono i prodotti con una lunga storia a San Gimignano che ancora oggi spopolano, tra i primi lo zafferano e la Vernaccia. A San Gimignano si produceva zafferano sin dal Medioevo. Il suolo, dove anticamente c’era il mare, rende qui lo zafferano particolarmente pregiato. Veniva usato come dono alle persone importanti. Ma anche utilizzato nell’arte per colorare i tessuti. Se una famiglia possedeva zafferano godeva anche di credito per ottenre prestiti. Si esportava e vendeva fino ad Alessandria d’Egitto. Quanto alla Vernaccia recatevi alla Rocca per conoscerne la storia e il gusto.
Una delle prime destinazioni da raggiungere a San Gimignano è la Rocca di Montestaffoli (su un poggio alle spalle del Duomo). Da lassù è possibile godere di una panorama unico su San Gimignano ed è possibile fare una piacevole degustazione del suo prestigioso vino: la Vernaccia. Al piano superiore della Rocca potrete vivere la Wine Experience. Una esperienza immersiva ed emozionale nel territorio della Vernaccia e della sua storia. Della Rocca di Montestaffoli, costruita nel XIV secolo, si conservano solo le mura perimetrali. Oggi è un bel parco dove rilassarsi, godere del panorama e di un buon calice di Vernaccia, lontano dalle zone più affollate di turisti.
Nella Rocca di Montestaffoli risiede il Centro di documentazione e degustazione della Vernaccia di San Gimignano, il vino più antico d’Italia. Nell’ordinamento delle gabelle della città la Vernaccia è segnalata già nel 1276: una «salma vini de vernaccia ad mulum, soldi 3». Nel Trecento la Vernaccia trionfa sulle tavole delle classi dominanti. Viene celebrata anche da famosi letterati: Cecco Angiolieri, Dante, Boccaccio fino al francese Eustache Deschamps e all’inglese Geoffrey Chaucer. Il sommo poeta la cita nel canto XXIV del Purgatorio a proprosito della pena inflitta a papa Martino IV per i suoi peccati di gola: “e purga per digiuno le anguille di Bolsena e la Vernaccia”.
All’inizio la Vernaccia si diffonde soprattutto in Liguria e Toscana. Quella di San Gimignano raggiunge la sua massima gloria alla corte dei Medici, granduchi di Toscana. A Firenze nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio Giorgio Vasari dipinge nell’Allegoria di San Gimignano e Colle Val d’Elsa «un satiro giovane che beve la Vernaccia di quel luogo».
Il 5 maggio 1966 la Vernaccia è stato il primo vino italiano a ottenere la DOC (Denominazione di Origine Controllata). Nel 1972 con il Consorzio della Vernaccia, poi Consorzio della Denominazione San Gimignano, la Vernaccia cresce progressivamente in quantità e qualità ottenendo nel 1993 la Docg.
Oggi da 750 ettari di vigneti di Vernaccia si producono 5.300.000 di bottiglie di vino. Unica zona di produzione della Vernaccia è il territorio nel Comune di San Gimignano. All’interno dell’area di produzione deve avvenire la vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento. Nell’anno 2016 il Consorzio (90 aziende) si aggiudica l’intero edificio della Rocca. È unica (si produce solo a San Gimignano), nobile (perchè ha una storia antica ed era ad appannaggio dei nobili) e ribelle.
La “Regina Bianca” è l’unico grande vino bianco di Toscana. Si contraddistingue per il colore giallo paglierino con riflessi dorati, più accentuati con l’invecchiamento. Il profumo è delicato con sentori di frutta, anche mandorla amara, e fiori bianchi (tiglio e biancospino) quando è giovane. Con l’affinamento e l’invecchiamento emerge un sentore minerale di polvere di gesso o pietra focaia. Il terreno dei suoi vigneti è ricco di fossili che donano sapidità. Al gusto è un vino asciutto e sapido. Quando fa affinamento in legno sprigiona note di frutta gialla. Mentre nelle riserve si rilevano note speziate (zenzero) e balsamiche. La riserva deve avere due caratteristiche: dichiarazione delle uve destinate alla riserva di Vernaccia in partenza e undici mesi di affinamento (a partire dal primo gennaio successivo alla vendemmia) di cui almeno tre mesi in bottiglia, di solito si aspetta un anno.
I nostri assaggi alla Rocca della degustazione guidata dal sommelier Andrea Chiti.
Vernaccia Signano 2020, colore giallo paglierino, cristallino, pulito. Freschezza al naso, acidità, solo acciaio, sentori di agrumi, frutta fresca, lieve sentore di mandorla amara, buona bevibilità. Etherea, Rubicini, 2017, giallo oro, legno, mandorla amara, lieve speziatura, fermentazione in barrique. Guicciardini Strozzi Vernaccia San Gimignano Riserva 2017, breve passaggio in legno, colore giallo oro limpido, note di biancospino, riserva ancora giovane, vino in evoluzione, aristocratico, elegante, freschezza al naso, lieve speziatura, polvere di gesso nel finale, mineralità e sapidità. Uno dei migliori assaggi.
San Benedetto Vernaccia San Gimignano Riserva 2017 (tappo a vite e passaggio in legno), colore giallo oro, fiori gialli, leggera speziatura, bouquet intenso, 14 gradi, avvolgente, corposa. Panizzi Vernaccia San Gimignano Riserva 2015 (13,5 gradi), un anno di barrique nuova, colore giallo oro intenso, note balsamiche, nocciola tostata, biscotti, mandorla, zucchero caramellato, finale complesso, sapidità. Un vino da meditazione, destinato all’invecchiamento. Vigna Solatio Vernaccia San Gimignano Riserva 2014, color oro, nocciola, mandorla tostata, zenzero e idrocarburo in finale, sapidità e persistenza. Un vino rosso di San Gimignano è riuscito a stupirci: Pietrafitta La Sughera (Sangiovese 80% e Merlot 20%).
Il 10 settembre si celebra “LA DIVINA VERNACCIA: Dante Alighieri e la Vernaccia di San Gimignano”. Una serata di degustazioni nella suggestiva aia panoramica alla Rocca di Montestaffoli. Prenotazione online sul sito: https://bit.ly/2VKtNDo Ad accompagnarvi saranno presenti i produttori che risponderanno a ogni curiosità su questo vino eccellenza della Toscana. Non sarà solo il vino a essere protagonista ma anche la poesia di Dante. La serata sarà introdotta dallo spettacolo della Compagnia Teatrale delle Seggiole dal titolo: “Vernaccia, nettare di…vino (la Vernaccia nell’anno di Dante)”.
I vini protagonisti della serata del 10 Settembre: Fattoria Abbazia Monte Oliveto Vernaccia di San Gimignano 2020; Guicciardini Strozzi Vernaccia di San Gimignano “Titolato Strozzi” 2020; Azienda Agricola San Benedetto – Capanna 1826 Vernaccia di San Gimignano 2020; Il Lebbio Vernaccia di San Gimignano “Tropìe” 2020; Agriturismo Il Casolare di Bucciano – Azienda Agricola Signano Vernaccia di San Gimignano 2020 e Panizzi Vernaccia di San Gimignano Riserva 2015.
Informazioni
Per il soggiorno e visita a San Gimignano leggi QUI
Rocca di Montestaffoli Wine Experience
Via della Rocca, 1 – San Gemignano
Telefono: 0577 941267