Tasmania, quando la natura dà spettacolo
7. Australia. Trampolino verso l’Antartide, l’aria più pura del mondo, natura selvaggia e luce accecante
Che è un’isola diversa da tutte le altre lo vedi già dall’aereo: tappeti di diverse tonalità di verde, foreste pluviali dell’ultima glaciazione, specchi d’acqua che riflettono le montagne, 19 parchi nazionali e il mare intorno. Il 20% del territorio di questa isola è iscritto tra i Patrimoni dell’Umanità e il 40% è tutelato da parchi e riserve. Appena scendi dall’areo una luce accecante ti abbaglia: benvenuti in Tasmania! L’aria più pura del mondo, filtra pochissimo la luce del sole che qui, a dicembre, tramonta alle 22. La Tasmanian Wilderness World Heritage Area copre un quinto di tutto il territorio e garantisce spettacoli unici con migliaia di chilometri di sentieri di diverse difficoltà.
A sud-est la capitale, Hobart, è la città più meridionale dell’Australia e, dopo Sydney, la più vecchia. Già al primo sguardo comprendi che la sua vita e la sua storia sono legate al mare. Da qui salpavano le baleniere negli anni Trenta e, non a caso, a febbraio si celebra l’Australian Wooden Boat Festival, una manifestazione in cui le protagoniste sono le imbarcazioni d’epoca.
Questa parata è preceduta a Capodanno (31 dicembre) dall’evento sportivo più importante dell’anno: l’arrivo della regata Sydney – Hobart (1.150 chilometri), tra le più prestigiose e difficili nel mondo. La partenza da Sydney, il 26 dicembre, è occasione di festa e di picnic panoramici al Bradleys Head Amphitheatre o a Watson Bay.
In occasione dell’arrivo della regata si svolge anche un importante festival gastronomico, dal 28 dicembre al 3 gennaio, The Taste of Tasmania.
Al Tasmanian Museum and Art Gallery sono esposte le barche di giunco aborigene ed è narrata la storia di Truganini, l’ultima nativa morta nel 1876. Se siete amanti del mare Hobart vi conquisterà con il suo porto vivace e a tutt’oggi base di partenza per le spedizioni in Antartide. Qui, nell’Università della Tasmania, c’è l’Istituto per gli studi del mare e dell’Antartico.
Le strade lungo il porto, Sullivan Cove e Franklin Wharf, sono incorniciate dalle quinte di edifici che erano ex magazzini ora diventati interessanti strutture che ospitano gallerie d’arte, locali, ristoranti e bar. Il sabato mattina è imperdibile un giro per Salamanca Markets.
L’ideale è pernottate nel quartiere marinaresco di Battery Point. Imperdibile a Hobart la visita a uno dei più originali e trasgressivi musei che abbiate mai visitato: il MONA (articolo a parte) in cui trascorrere una indimenticabile giornata.
Affacciato sul porto con suite panoramiche sull’insenatura è l’Hotel Grand Chancellor Hobart. Una imponente struttura a vetri che consente di godere di albe e tramonti dalle tinte mai viste, impossibile chiudere la tenda. Girare nei dintorni del porto o sulle sue banchine, vedere le imbarcazioni più strane o velieri fa volare via il tempo fino a quando i profumi dei vari locali risvegliano l’appetito.
Per respirare l’atmosfera artistica di Hobart, mangiare piatti locali, pesce fresco e carne in un ambiente elegante zona porto, lungo Hunter Street, c’è Peacock & Jones, all’interno di una ex fabbrica (belle all’interno le foto d’epoca). Si può cenare sotto un portico o nella sala con il camino. Qui è possibile gustare quella che per noi è una rarità: carne di wallaby, il piccolo marsupiale, cotta e preparata in modo magistrale, tra le migliori carni mai assaggiate, ma il pesce non è da meno.
Più informale, economico e autenticamente locale è Fish Freny, lungo il molo. Migliori i tavoli esterni dove mangiare al sole e davanti a velieri d’epoca. Pesce fresco garantito ma cucina non sofisticata. I piatti che amano gli australiani e ben fatti.
Calamari fritti, insalate di polipo e capesante. Pescato fresco, piatti marinari, semplici e appetitosi, da gustare soprattutto all’esterno con vista sul pier e antichi velieri.
A Hobart non manca la possibilità di sorseggiare il buon whisky della Tasmania. Una delle distillerie in cui fare una verticale o sbizzarrirsi è il Lark Whisky Bar dell’omonima distilleria. Diverse annate, aromi e profumi seducenti. Da gustare con parsimonia ma con autentico piacere.
Noi abbiamo percorso in auto la parte orientale della Tasmania. Molte strade, soprattutto all’interno, sono in terra battuta ma sono migliori delle nostre asfaltate, unica precauzione è quella di evitare di guidare di notte al di fuori delle città per l’attraversamento di animali. Purtroppo abbiamo visto molti canguri, wombat e wallaby morti sulle strade per essere stati investiti.
Seguendo la costa orientale potrete visitare la ex colonia penale di Port Arthur, destinata ai detenuti colpevoli di gravi reati. Salendo lungo la costa verso nord è possibile ammirare i panorami della Great Oyster Bay e di Maria Island, con le sue spiagge bianche e deserte, prima di fare sosta nei dintorni di Swansea. Proseguite quindi verso Coles Bay, dove è consigliabile pernottare per visitare il Freycinet National Park. Tra le attività consigliate è quella di navigare in kayak nelle acque che lambiscono le scogliere di granito rosso delle Hazards Ranges.
Nell’EDGE of the BAY Resort è possibile dormire in eleganti stanze minimal chic con vista mare, il giardino è frequentato da wallaby che si aggirano in libertà. Prima di decidere quale sentieri percorrere è bene recarsi al visitor centre del Freycinet National Park per informazioni e dotarsi di mappe. Uno dei sentieri più belli è quello che porta al passo di Amos-Mayson, da cui ammirare dall’alto Wineglass Bay e Mount Freycinet.
La Wineglass Bay (la più famosa spiaggia della Tasmania) merita, con il bel tempo, di essere raggiunta con le imbarcazioni che effettuano gite di circa 4 ore. Potrete avvistare pinguini, delfini, foche e balene. Nei mesi tra maggio e luglio e tra settembre e novembre, nella Great Oyster Bay, è possibile avvistare le balene australi e le megattere durante le loro migrazioni. Tra le spiagge idilliache del parco c’è Honeymoon. Dal faro di Cape Tourville potete godere una vista superlativa. La Freycinet Marine Farm è il posto giusto per gustare ostriche freschissime, ma in questa zona è rinomata anche la carne di agnello e di manzo.
In Tasmania è facile incontrare la fauna locale ma per conoscerne il repertorio e soprattutto gli animali notturni, non è semplice avvistarli, è consigliare visitare un parco dove guide preparate illustrano la vita e le abitudini delle varie specie.
Noi abbiamo visitato il Natureworld dove abbiamo visto a distanza ravvicinata wombats, quolls, rettili, echidna e diavoli della Tasmania. Questi ultimi sono i più grandi marsupiali carnivori e, nonostante il loro verso demoniaco, non sono pericolosi per l’uomo. Purtroppo una forma di cancro li sta decimando.
All’interno di St Helens ci sono i resti di miniere di stagno, Blue Tier, alcuni piccoli centri abbandonati dopo la chiusura delle miniere negli anni Cinquanta.
Uno dei luoghi del cuore della Tasmania, isola dove normalmente si incontra poca gente e turisti, è la Bay of Fires (Baia dei fuochi). Questa baia ha dei colori pazzeschi: 30 chilometri di spiagge bianche, acque cristalline, cielo azzurro e rocce di granito rosso. Ma l’attributo “dei fuochi” non è dovuto al colore rosso delle rocce ma ai fuochi accesi dagli aborigeni sulla costa avvistati dal capitano Tobias Furneaux nel 1773.
Noi abbiamo soggiornato in un lodge con una vista fantastica, ampie vetrate e tutto per noi (The LOFT@BAY of Fires SEASCAPE). Così bello a tutte le ore del giorno che non siamo riusciti ad andare in un ristorante e abbiamo cenato sul terrazzo con una vista pazzesca. I proprietari sono gentilissimi e vi faranno trovare tutto ciò di cui avete bisogno per la colazione.
Dopo Launceston il fiume Tamar diventa ampio e scorre nella Tamar Valley. Questa è una regione famosa per i suoi vini e i suoi vigneti che meritano una visita. Su entrambe le rive del fiume sono distesi frutteti, vigneti e boschi. I pendii assolati e il clima fanno di questa regione la migliore zona vinicola della Tasmania. I vini di punta sono il Pinot nero e le bollicine.
Le aziende sono così belle e accoglienti che meritano una degustazione e una sosta. Noi abbiamo visitato la Goaty Hill Wines con una bella terrazza sul vigneto dove è possibile deliziarsi con un tagliere degli ottimi formaggi locali. I vigneti hanno circa 20 anni. Tra gli assaggi migliori il Pinot Gris, bouquet floreale, frutta bianca, ananas, una buona acidità, leggermente sapido. Lo Chardonnay 2016 ha stupito per la forte speziatura, pepe, bel corpo, sapido, nel finale lascia la bocca pulita.
Prima di arrivare all’aeroporto di Devonport abbiamo incontrato distese enormi di campi fioriti, recintati e interdetti. Leggendo i cartelli abbiamo appreso che si tratta di campi di oppio. Le recinzioni non riescono a impedirne, però, l’accesso ai canguri che ne subiscono gli effetti…
Foto di Marco De Felicis e Antonella Cecconi
INFORMAZIONI
Ufficio del turismo
Sito: https://www.discovertasmania.com.au/
COSA VISITARE
MONA
655 Main Rd, Berridale
Tel. 03 62779900
Freycinet National Park
Coles Bay Area
East Coast Natureworld
18356a Tasman Highway, Bichene
Tasmanian Museum and Art Gallery
Dunn Place, Hobart
Tel. (03) 61657000
DOVE DORMIRE
Hobart
Hotel Grand Chancellor Hobart
Freycinet
EDGE of the BAY Resort
2308 Main Road, Coles Bay Road
Tel. 62750102
Bay of Fires
The LOFT@BAY of Fires SEASCAPE
36 Treloggen Drive Binalong Bay
LUCINDA B&B
N. BB1812047817411) 17 Forth Street LATROBE
Phone: 03 64262285
Fiona Waddle è gentilissima e la colazione è appetitosa. L’edificio è all’interno di un bel parco e in posizione centrale, meriterebbe di essere un po’ rimodernato.
Email: lucindabnb@bigpond.com
DOVE MANGIARE
Peacock & Jones
33 Hunter St, Hobart
Fish Freny
Elizabeth Street Pier
Sullivans Cove, Hobart8
Open 11am–9pm every day
Tel. 03 6231 2134
BERE
Lark Whisky Bar
14 Davey St.
Tel. 03 62319088
Goaty Hill Wines
Telephone: 1300 819 997
Email: info@goatyhill.com
530 Auburn Road Kayena