‘Umbria Festival’ estate da sballo culturale
Presentati al Teatro Argentina di Roma gli Umbria Festival di questa estate: Festival dei Due Mondi a Spoleto, Umbria Jazz a Perugia e Festival delle Nazioni a Città di Castello. Video e programmi all’interno.
Il 23 maggio al Teatro Argentina, alla presenza di un pubblico numeroso, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme a Giorgio Ferrara (direttore artistico del Festival dei 2 Mondi di Spoleto), Renzo Arbore (presidente della Fondazione Umbria Jazz) e Giuliano Giubilei (presidente dell’Associazione Festival delle Nazioni), hanno presentato il programma dei tre Festival che riempiranno, durante la stagione estiva, le piazze e i teatri dell’Umbria di cultura, musica, danze, teatro e appassionati.
Il primo ad aprire il sipario, alla sua 59a edizione, è il Festival dei Due Mondi di Spoleto, in programma dal 24 giugno al 10 luglio. Oltre due settimane di spettacolo con oltre 50 titoli e 150 aperture di sipario (opera, musica, danza, teatro, eventi speciali e mostre d’arte). Alla guida del Festival Giorgio Ferrara che, sotto la sua direzione, ha portato le 5.000 presenze del 2007 a 70.000, grazie al carattere internazionale e innovativo del festival. Il Festival che, come affermato dal suo direttore risuona come un “richiamo del Bello, dell’Intelligenza e dell’Arte. Che è anche comandamento a non vacillare nella loro difesa”, grazie alla sua valenza culturale e multidisciplinare può contare sul sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (un contributo statale di tre milioni di euro) e delle Istituzioni del territorio (Regione Umbria e Comune di Spoleto).
Il 24 giugno il Festival aprirà la sua edizione con la seconda parte della trilogia Mozart-Da Ponte, Le nozze di Figaro (direttore James Conion, scene dei premi Oscar: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo) e chiuderà con il tradizionale concerto in piazza dell’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano con al pianoforte Stefano Bollani. Tra i protagonisti stranieri: Robert Wilson, Tim Robbins (con tre appuntamenti), Eimuntas Nekrosius con un suo lavoro breve (A Hunger Artist) di quasi un’ora tratto da un racconto di Franz Kafka. Mentre tra i nomi di prestigio italiani: Eleonora Abbagnato (Carmen), Liliana Cavani con Filumena Marturano, Ezio Mauro con l’incidente della Thyssen di Torino, Mario Martone (Tre Risvegli) ed Emma Dante. Infine l’evento speciale, il 13 luglio, con il gala di Roberto Bolle.
PROGRAMMA FESTIVAL DI SPOLETO 2016
Umbria Jazz a Perugia (direttore artistico Carlo Pagnotta), con un ricco programma di grandi artisti nazionali e internazionali, inizia l’8 luglio per calare il sipario il 17 luglio. Il consueto scenario è l’Arena Santa Giuliana dove si esibiranno Mika, Buddy Guy, Diana Krall, Stefano Bollani, Chick Corea che che festeggia con una superband il settantacinquesimo compleanno, Pat Metheny & Ron Carter, la reunion di Steps Ahead, l’inedita partnership John Scofield- Brad Mehldau – Mark Guiliana, Marcus Miller, il quartetto di Branford Marsalis con Kurt Elling. Concerti anche nei due teatri cittadini: rilettura di Bach di Ramin Barhami-Danilo Rea, Roberto Gatto, The Golden Circle, l’omaggio “Duke” di Fabrizio Bosso, la novità Jacob Collier, Ezio Bosso, la Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella e altro. I palchi all’aperto (musica in piazza gratuita) rappresentano la continuità con l’Umbria Jazz delle origini e la sua vocazione popolare. Fred Wesley (funky), Pedrito Martinez (ritmi cubani), Alan Harris, Ray Gelato (swing) e i Funk Off. Nella Basilica di San Pietro due concerti con Paolo Fresu che suonerà (14 luglio) il “Laudario di Cortona”.
Infine i corsi del Berklee Collegej of Music di Boston permetteranno a circa 200 ragazzi di approfondire la conoscenza del jazz con gli insegnanti ed il metodo didattico della più famosa scuola di musica popolare americana. Il Conad Jazz Contest consentirà ai nuovi talenti di approfittare della vetrina del festival per farsi conoscere dal grande pubblico.
A Città di Castello prenderà il via, il 23 agosto fino al 3 settembre, la 49a edizione del Festival delle Nazioni che vedrà come paese ospite la Francia. Tra gli artisti internazionali: il duo pianistico di Katia e Marielle Labèque; la cantante, compositrice e polistrumentista Rokia Traoré; il violinista Renaud Capuçon, che si esibirà in duo con Jérôme Ducros al pianoforte; il pianista franco-canadese Louis Lortie; il duo Musica Nuda composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Il 24 agosto le sorelle Katia e Marielle Labèque proporranno la trascrizione per due pianoforti della Sagra della primavera realizzata da Stravinskij, che sarà affiancata a due brani di Ravel: Ma Mère l’Oye e la Rapsodie espagnole. Le Sacre du printemps di Stravinskij fu suonata per la prima volta a Parigi nel 1943 al Théâtre des Champs-Elysées scandalizzando il pubblico che abbandonò il teatro e suscitando l’ammirazione di Maurice Ravel che esultò al genio del compositore.
In memoria del famoso caffè della Parigi di fine secolo, Le Chat noir, dove si tenevano spettacoli di cabaret, esibizioni di chansonnier e teatro d’ombre, il Festival ospiterà una serata con il duo voce e contrabbasso Musica Nuda formato da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (27 agosto), con brani di Jacques Brel, Édith Piaf, Serge Gainsbourg, Françoise Hardy, Gilbert Bécaud e altri, rivisitato nello stile dei due artisti.
Un argomento di triste attualità sarà affrontato nella Banca universale (28 agosto), racconto in musica commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy, ispirato al racconto di Émile Zola L’Argent (Il denaro) in cui si narra di una speculazione finanziaria finita in tragico fallimento. Il Festival delle Nazioni ospiterà inoltre uno dei più quotati musicisti francesi di oggi, il violinista Renaud Capuçon (che suona uno strumento Guarneri del Gesù ex-Panette del 1737, che accompagnò Isaac Stern per circa cinquant’anni, acquistato per lui dalla Banque Suisse Italienne) che si esibirà in duo con il pianista Jérôme Ducros (29 agosto). Il pianista Louis Lortie (1 settembre) proporrà un concerto con musiche composte tra il 1884 e il 1913 da Gabriel Fauré, Claude Debussy e Ravel.
Il rapporto con le terre di oltremare (colonie francesi) è rappresentato (2 settembre) da Rokia Traoré – nativa del Mali (figlia di un diplomatico di stanza negli Stati Uniti, in Europa e in Medioriente) che oggi vive tra Bamako, Bruxelles e Parigi – la cui musica è profondamente influenzata dalle radici africane, oltre che dal pop e rock.
Il presidente Giuliano Giubilei ha evidenziato come: “C’è un maggiore coinvolgimento del pubblico, anche giovane. Questo crescente interesse da parte dei giovani è senz’altro la novità più significativa che abbiamo registrato nelle ultime edizioni. Insomma la musica classica non è più chiusa in un recinto di appassionati, ma sta conquistando un pubblico più vasto e di tutte le età».
Foto di Marco De Felicis
Informazioni
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