Zerocalcare al MAXXI: Scavare fossati · nutrire coccodrilli
La prima personale di Zerocalcare al Maxxi. Esposti: poster, illustrazioni e copertine. Fino al 10 marzo 2019
In occasione dell’anteprima stampa Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI, ha evidenziato come: “Il fumetto entra a pieno titolo nella ricerca Indipendent del MAXXI. La prima mostra dedicata al fumetto come strumento di espressione artistica. Il lavoro di Michele è straordinario, siamo dentro l’armadillo. Un lavoro che ha la cifra della lotta politica, dell’ironia, dell’indagine introspettiva, della riflessione sul mondo, con una dimensione internazionale (Kobane Calling). Il museo ha dato al tuo lavoro una chiave di lettura autoriale”.
Giulia Ferracci, curatrice della mostra, ha descritto come il progetto, che ripercorre tutti gli anni del lavoro di Michele, è stato concepito come: “l’armadillo in cui sono organizzate le diverse sezioni di mostra, l’alter ego e amico fidato che accompagna l’autore. Il benvenuto ci è dato da un contesto che è Rebibbia. Armadillo e Rebibbia sono i due vettori della mostra. Poi il pop tra anni Ottanta e Novanta si confronta con la realtà dei protagonisti dei cartoni. Mila, la pallavolista famosa che si sacrifica, o i Puffi, sono espressione di comportamenti umani o narrazione. Così le generazioni si confrontano”.
All’entrata della mostra, sulle scale, sta il murale commissionato per l’ingresso della metro di Rebibbia. Un mammut che, come raccontato da Ermete nel fumetto sul blog, è stato rinvenuto durante la costruzione di un parcheggio e la leggenda narra che le istituzioni l’abbiano nascosto agli abitanti perché invidiose di un tale ritrovamento in periferia. Michele Rech, presente all’anteprima, ha ringraziato gli amici con cui ha creato i manifesti di resistenza. A chi gli ha chiesto quanto gli manca Forte Prenestino, Michele ha risposto: “A Forte Prenestino ci sono stato la settimana scorsa. L’ ultima copertina di un concerto punk l’ho mandata a Giulia quattro giorni fa. Fino a 36 ore resisto senza di loro”.
All’interno della mostra anche un’anteprima del progetto di digital storytelling “Demopatia. Viaggio nelle viscere della democrazia” che verrà lanciato a gennaio 2019. Michele ha dichiarato di tenere molto a questo: “lavoro collettivo con Action Aid, Demopatia, a cui io ho prestato la matita. L’evoluzione del concetto di democrazia e anche le possibili prospettive per dare vita a questo concetto. Come il confederalismo democratico in Kurdistan”.
La mostra si sviluppa in quattro sezioni: Pop, Tribù, Lotte e Resistenze, Non-reportage. Nella sezione Pop sono esposte le illustrazioni a colori
e strisce tratte dal blog di Michele: www.zerocalcare.it , nato nel 2011. Attraverso racconti autobiografici emerge il ritratto di una generazione che ha visto le conquiste dei diritti dei padri liquefarsi a vantaggio di privilegi per pochi. Dai racconti autobiografici di Michele, classe 1983, emerge il ritratto di una generazione cresciuta tra manga, videogame, consolle casalinga e game boy. Un divertimentificio da cui ci risveglia in modo traumatico catapultati nel mondo del precariato. A ribellarsii a tutto questo la costellazione dei centri sociali, la cultura underground e i mezzi di controinformazione.
Michele, di madrelingua francese, ha trascorso il suo tempo tra i centri sociali, le ore di ripetizioni di francese, il lavoro nei call center e i traslochi nel quartiere di Rebibbia. Inizia così un percorso tra militanza fisica e grafica, a sostegno dei giovani picchiati dai fascisti o dalle forze dell’ordine. Le vicende del G8 di Genova del 2001 segnano un punto di non ritorno per l’ostentazione di una violenza persino istituzionale. All’entrata della mostra una parete con oltre sessanta poster, disegnati a partire dai primi anni 2000, testimonia la sinergia, nel lavoro di Zerocalcare, tra fumetto e centri sociali. Zerocalcare: “Chi mi ha chiesto il manifesto 15 o 18 anni fa, mai avrebbe pensato che dal ponte di Quarto Oggiaro sarebbe finito illuminato da un faretto in un museo di Roma Nord. Quindi ho cercato di rendere questo passaggio il più orizzontale possibile”.
La sezione Lotte e Resistenze sono racconti sui movimenti di protesta ricostruiti attraverso illustrazioni, tavole e locandine. Contro gli abusi del, potere, le ingiustizie sociali e le aggressioni neofasciste. Sono esposti anche i lavori realizzati per Repubblica, l’Espresso e l’Internazionale.
Nella sezione Non-reportage anche il primo fumetto di Zerocalcare pubblicato in forma anonima su Indymedia sui fatti del G8 di Genova che Michele considera uno spartiacque nella sua vita. Attraverso un medium popolare, il fumetto, riesce a veicolare contenuti politici e informativi, fatti di cronaca ed esperienze personali. Ha raccontato il suo viaggio a Kobane, dove i curdi resistono agli attacchi dell’ISIS. Il suo reportage è il diario di un viaggiatore del nostro tempo. Così il suo reportage alla Mostra del Cinema di Venezia per Best Movie, una cronaca scherzosa così come le sue recensioni dei film in concorso.
Nella sezione Tribù una selezione di circa quaranta tavole racconta il legame di Michele Rech con la cultura punk, che definisce la propria “famiglia di appartenenza”, “la riserva indiana”, la cultura underground. Se i centri sociali erano all’insegna dell’inclusione Michele ha fatto parte di una comunità con diversi valori, che “scava fossati e nutre coccodrilli” per preservare una purezza di ideali. Siamo all’interno del mondo punk, che si suddivide in tante scuole, fino all’integralismo dello straight edge a cui Michele aderisce.
Alla 75ma edizione del Festival del cinema di Venezia di quest’anno è stato presentato il film tratto da La profezia dell’armadillo. A chi gli ha chiesto cosa ne pensa di questa trasposizione cinematografica Michele ha risposto: “Sono molto coinvolto con il mondo del film. Il mio modo di raccontare sono i fumetti. Nel film c’è un altro modo di raccontare, come una cosa da un fumetto viene riportata. Te posso di’ che io da spettatore ero molto incuriosito”.
La mostra, a cura di Giulia Ferracci con la collaborazione di Silvia Barbagallo e con il sostegno di Action Aid e Banca Etica, è una produzione Minimondi Eventi e MAXXI. Il catalogo della mostra è anche in edicola a prezzo ridotto.
Informazioni
Sede: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4 A, 00196 Roma
Spazio EXTRA MAXXI
Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica 11.00- 19.00; sabato 11.00-22.00; chiuso il lunedì.
Biglietti: 10 euro dedicato mostra Zerocalcare
15 euro intero mostra Zerocalcare + ingresso MAXXI
Siti web
www.zerocalcare.it
www.maxxi.art
www.minimondi.com
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