Abracadabra, una commedia ipnotica #RomaFF12
Abracadabra, la commedia esilarante del regista di Blancanieves (rappresentante ufficiale della Spagna per il miglior film straniero agli Oscar 2013), confermati troupe e cast.Forse il film più esilarante della Festa del Cinema di Roma. Incipit effervescente con un un matrimonio da urlo. Nonostante il regista, Pablo Berger, la troupe e il cast siano gli stessi di Blancanieves, questa commedia è molto diversa. Colori saturi, sonoro prevalente e colonna sonora anni Ottanta.
Una coppia qualunque che vive alla periferia della capitale spagnola, lei casalinga e lui operaio edile tifoso del Real Madrid, viene invitata a un matrimonio. Durante la festa il cugino Pepe (José Mota) di Carmen (Maribel Verdù) si esibisce in una dimostrazione di ipnosi. Si offre volontario, benché scettico, il marito di Carmen, Carlos (Antonio de la Torre). Ma qualcosa va storto e dalla mattina seguente Carlos inizia a comportarsi in modo strano. Carmen si sente attratta da questo ‘nuovo’ marito ma tenta, insieme al cugino, di riportarlo alla normalità.
Mentre Carlos vive per il calcio, è geloso anche se non mostra interesse per la moglie, Carmen è depressa senza saperlo. Pepe, detestato da Carlos, vive ancora con i genitori ed è infatuato della cugina Carmen, dell’ipnosi e dell’illusionismo.
Il regista ha assistito, molti anni fa, a uno spettacolo di ipnosi a cui si offrì volontario un suo amico scettico che però venne ipnotizzato immediatamente. Da allora ci crede fermamente.
In conferenza stampa il regista, Pablo Berger, ha dichiarato che, come Carlos quando sente abracadabra, così: “Lo spettatore deve essere ipnotizzato dal cinema, e io come regista ho voluto ipnotizzarvi tutti”.
Il finale del film è liberatorio e riscatta tutte le donne. Al riguardo il regista ha spiegato: “Io inizio in modo disordinato e poi do un ordine al racconto. Ho visto questa donna sola sotto la pioggia. Le mie protagoniste sono donne e si chiamano sempre Carmen”.
Meribel Verdù aggiunge: “Pablo crede nelle seconde opportunità. Se c’è un regista che mi ha dato grandi possibilità è Pablo. Ho fatto sempre parti da vittime, in Blancanieves mi ha offerto il ruolo della matrigna. Carmen è una eroina, rappresenta tutte le Carmen, tutte le donne del mondo. Se mi offrirà un’altra parte a occhi chiusi dirò si”.
José Mota (Pepe) racconta: “Mi ha telefonato. Mi ha presentato la sceneggiatura e il copione. Sono rimasto spiazzatissimo, non riuscivo a collocarlo. È una favola deliziosa, sulle donne maltrattate ma con una delicatezza unica. Il personaggio di Pepe mi ha offerto la possibilità di essere il ‘Sancho Panza’ di Carmen. Per me non esiste un altro finale possibile. ‘Si, voglio scommettere su me stessa, sulla mia libertà’”.
Pablo, a proposito degli attori, ha detto: “Credo molto nella scelta degli attori e poi devo fidarmi di loro. Abbiamo parlato molto. Carmen è una donna depressa ma non sa di esserlo, si scarica facendo acquisti”.
Nel cinema di Berger permane una dimensione fantastica, in cui unisce la realtà al fiabesco. Il regista ha evidenziato come: “Abracadabra rappresenta l’estetica delle periferie, a colori forti e kitsch. Tutti i miei film si devono allontanare dal realismo. Mi piacerebbe che tutti i miei film iniziassero con ‘c’era una volta’. E mi piace che i miei film finiscano con una soluzione”.
José Mota ha aggiunto: “Spesso quando arriviamo a casa non sappiamo che strada abbiamo fatto. La stessa cosa è al cinema: il pubblico compra il biglietto e decide di lasciarsi andare”.
Berger rivela quali sono i suoi maestri: “Wood Allen è un maestro. Gente ordinaria che diventa straordinaria. Wood Allen l’ha fatto e anche Orson Welles usa la magia”.
Festa del Cinema di Roma
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin, 30
Roma, 00196 Italia
Telefono: 0640401900
Sito web: www.romacinemafest.org