“Antonello da Messina”, il più grande ritrattista del Quattrocento a Milano
A Palazzo Reale la sesta mostra monografica su Antonello da Messina, un artista riformatore ed europeo. Fino al 2 giugno 2019.
Dopo la prima tappa alla Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis di Palermo le opere di Antonello da Messina (1430-1479) sono giunte a Palazzo Reale di Milano. La mostra – frutto della collaborazione tra la Regione Sicilia e il Comune di Milano – Cultura, con la produzione di Palazzo Reale e MondoMostre Skira – riunisce diciannove delle trentacinque opere attribuite ad oggi al pittore messinese. Singolare guida dell’esposizione è il veneto Giovan Battista Cavalcaselle (storico dell’arte) che per primo nella seconda metà dell’Ottocento ricostruì una cronologia dell’artista. Diciannove suoi disegni, di cui sette taccuini e dodici fogli, accompagnano i dipinti di Antonello.
L’artista siciliano seppe condensare nella sua pittura tutta la grande arte del Mediterraneo e d’Europa. Maestro geniale e grande innovatore, fu uno dei pochi artisti che impiegò per le sue tavole legni di diverse essenze, tra cui legni di noce e alberi da frutto ed ereditò i segreti della pittura a olio fiamminga. Per questo la mostra si apre con Giovanni Bellini apprende i segreti della pittura a olio spiando Antonello (1870) di Roberto Venturi. Divertente e leggendario aneddoto raccontato da Carlo Ridolfi nelle Meraviglie dell’arte (1648) che ebbe grande fortuna figurativa nell’Ottocento e che ben rende la portata rivoluzionaria dell’arte di Antonello.
“La mostra di Antonello da Messina – racconta il curatore, il prof. Giovanni Carlo Federico Villa – è sempre giudicata la mostra impossibile. Sono solamente trentacinque le sue opere autografe ed esse sono le protagoniste dei grandi musei e delle grandi collezioni mondiali. Ogni museo considera Antonello una delle sue icone… una mostra come questa richiede circa dai due ai tre anni di lavoro…”.
Tutte le opere dell’artista siciliano sono giunte a noi miracolosamente perché scampate a tragici eventi naturali o alla noncuranza degli uomini; ne è un esempio la Pala di San Cassiano (1475-1476) del Kunsthistorisches Museum di Vienna di cui si conservano tre frammenti (non presenti in mostra) e alla quale è dedicata una sezione per ricostruirne la complicata storia. Altri dipinti hanno subito ingenti e disastrosi restauri come il meraviglioso Cristo morto sorretto da tre angeli (1476-1477) del Museo Correr di Venezia, deturpato da un intervento, forse ottocentesco, che non ha però cancellato la bellezza dell’opera.
Una cospicua parte della mostra è dedicata agli splendidi ritratti, nei quali è pienamente espressa l’incredibile abilità del maestro quattrocentesco nel saper cogliere l’intima realtà dell’uomo. Opere senza tempo, in cui l’artista ha saputo interpretare l’individuo, cogliendo l’essenza stessa della psicologia e delle emozioni. Tra questi il celeberrimo “Ignoto marinaio”: Ritratto d’uomo (1470 circa) del Museo della Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù, che con arguto sguardo ci osserva e sorride con espressione beffarda, un tempo usato come sportello di un mobiletto da farmacia o il Ritratto d’uomo (1476) detto “Ritratto Trivulzio” del Museo Civico di Arte Antica (Palazzo Madama di Torino) di estremo e potente realismo.
Non mancano alcuni dei capolavori più noti dell’artista: l’Annunciata (1475-1476) proveniente da Palazzo Abatellis di Palermo, capolavoro assoluto dell’arte di tutti i tempi, di fronte alla quale si resta incantati. Il San Girolamo nello studio (1475 circa) della National Gallery di Londra, attribuito dal Settecento ad Albrecht Dürer e restituito ad Antonello da Cavalcaselle, sintesi di tendenze classiche e minuzia fiamminga. In mostra anche il commovente Ecce Homo (1475) del Collegio Alberoni di Piacenza opera esemplare in cui confluiscono abilità ritrattistica, indagine introspettiva e senso del sacro.
Antonello da Messina è una mostra imperdibile e rappresenta senza dubbio uno degli eventi culturali più importanti di quest’anno. Un’occasione preziosa per poter confrontare le opere di un artista che “dalla pittura provenzale, alla pittura catalana, alla pittura fiamminga che arrivava, tutto vede e tutto riassume nella sua pittura. Facendo però che cosa? Unendo alla forma e al colore, le emozioni” (Giovanni Carlo Federico Villa).
INFORMAZIONI
Sede: Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12
Fino al 2 giugno 2019
Orari Lunedì 14.30 – 19.30 (dalle 9.00 alle 14.30 riservato alle scuole)
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30; Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Giorni e orari di apertura straordinari: Lunedì 22 aprile 9.30 – 22.30 Mercoledì 1 maggio 9.30 – 19.30
Biglietti (audioguida inclusa) Intero € 14,00; Ridotto € 12,00
Telefono: 0292897755 – singoli; 0292897793 – gruppi
Siti: www.mostraantonello.it – www.palazzorealemilano.it