Hitchcock Truffaut, lezioni di cinema. Presentato alla Festa del Cinema di Roma.
Se non avete letto il libro ora c’è il film, con la partecipazione di grandi registi. A Roma anche la mostra su Truffaut.
“Hitchcock/Truffaut” non è soltanto un libro per cinefili, critici, addetti ai lavori ma per tutti quelli che amano il cinema. Un libro per chi ha ammirato Hitchcock e provato il perverso piacere dei brividi lungo schiena davanti alle sue pellicole in bianco e nero o quello dell’adrenalina anche in assenza di effetti speciali. Quali erano i suoi trucchi, come ti faceva entrare nello schermo? Questa è la magia del cinema, quella che lo accomuna a Mario Bava e non solo, quella che Truffaut nel suo libro cerca di catturare facendola raccontare allo stesso Hitchcock.
https://www.youtube.com/watch?v=0JuhPG-YA40
Nel 1954 Truffaut incontrò Hitchcock mentre lavorava come critico presso le Cahiers du cinéma. Nel 1962, appena trentenne con solo tre film al suo attivo, scrisse una lettera a Hitchcock – che era all’apice del successo e stava ultimando Uccelli – esternando la sua ammirazione e chiedendogli un’intervista di “8 giorni e 30 ore” per un libro, che avrebbe lo scopo di dimostrare alla critica americana che aveva sottovalutato Hitchcock e che i suoi film non erano solo intrattenimento.
Il profilo più noto della tv in bianco e nero era in California e rispose con un telegramma accettando l’intervista che iniziò il giorno del suo compleanno (63 anni).
Il libro uscì dopo 4 anni e i due registi divennero amici mantenendo una regolare corrispondenza per oltre venti anni.
Pur nel rispetto e ammirazione reciproca i due erano molto diversi e avevano due concezioni diverse di cinema. Nel 1979 Truffaut parlando in diretta disse di Hitchcock : “In America avete rispetto per lui perché gira delle scene d’amore come fossero scene di un omicidio; noi lo rispettiamo perché gira delle scene di omicidio come fossero d’amore”.
Il regista francese chiamava il suo libro “Hitchbook” e lo considerava un “livrefilm” e non sbagliava perché oggi è diventato un film, quello del regista-scrittore Kent Jones che per raccontare questi due giganti del cinema ha scomodato maestri come Martin Scorsese, Wes Anderson, Kiyoshi Kurosawa, Peter Bogdanovich… Oltre alcuni brani dell’intervista e le foto, il film ripercorre, attraverso le pellicole più significative la filmografia del mago del brivido. Una grande lezione di cinema.
Alla Casa del Cinema di Roma (ingresso gratuito) è in corso una mostra, fino al 15 novembre, su Truffaut: https://www.casadelcinema.it/?event=francois-truffaut-poeta-dell%e2%80%99immagine-2