Il Teatro Costanzi di Roma celebra i Grandi Coreografi
Grandi Coreografi al Teatro Costanzi di Roma fino al 2 marzo 2016. Quattro i titoli in programma: Serenade di George Balanchine, Closer di Benjamin Millepied, The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe, Raymonda III Atto di Rudolf Nureyev.
Da una parte l’omaggio ai mostri sacri Balanchine e Nureyev, dall’altra il favore del pubblico per i rivoluzionari del balletto Forsythe e Millepied. Il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma si è avvalso dell’esperienza di maestri ripetitori quali: Ben Huys per il repertorio di G. Balanchine, Sébastien Marcovici per quello di B. Millepied, Amy Raymond e Stefanie Arndt per quello di W. Forsythe, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn per quello di R. Nureyev.
George Balanchine (1904 – 1983) creò Serenade nel 1934, la sua prima coreografia americana sulla Serenata in do maggiore per archi di Čajkovskij. Nel 1921 era stato ammesso nella compagnia del teatro Marinskij ma non sopportando l’ambiente conservatore del teatro entrò nella celebre corte dei Ballets Russes di Diaghilev a Parigi, di cui facevano parte Nijinska e Stravinsky. Nel 1933 fu chiamato a dirigere la scuola di balletto in America.
Serenade,senza una trama e suddiviso in quattro movimenti, è il risultato del linguaggio neoclassico di Balanchine, evidente nelle pose armoniche che ricordano le sculture neoclassiche di Canova con particolare riferimento ad Amore e Psiche. Seppure senza trama vengono esplorati alcuni temi: la cecità e il suo contrario, l’amore e la morte. Il finale rimane misterioso: un danzatore è condotto a una ballerina da una danzatrice che gli chiude gli occhi per poi riprenderselo mentre l’altra verrà portata in trionfo. I costumi sono una creazione del 1952 di Barbara Karinska. Di sicuro effetto i momenti in cui anche i capelli sciolti delle danzatrici sembrano ballare, corpi agitati come Menadi che poi si ricompongono all’improvviso in posa statuaria, neoclassica.
Benjamin Millepied (Bordeaux, 1977) ha creato questo seducente duetto sulla partitura intrigante di Philip Glass: Closer (2006). Grande successo e applausi generosi del pubblico hanno testimoniato l’apprezzamento di questo cameo ballato dall’Étoile Eleonora Abbagnato e Florian Magnenet, Primo ballerino all’Opera di Parigi. Questa è la prima volta, da quando è stata nominata Direttrice del Corpo di Ballo del teatro, che Eleonora Abbagnato si esibisce al Costanzi.
Sébastien Marcovici in proposito ha detto: “Closer è uno straordinario duetto che combina un’ atmosfera intima a una coreografia molto complessa dal punto di vista tecnico. Le qualità di Eleonora Abbagnato e Florian Magnenet sono perfette per questo lavoro. Florian Magnenet è il partner ideale, come è necessario che sia, per una danza fluida. Eleonora Abbagnato miscela perfettamente vulnerabilità e forza, indispensabili per Closer.” Millepied è autore dell’ideazione scenica e dei costumi, le luci sono di R. S. Murray. Il pianoforte a coda sul palcoscenico è il terzo protagonista. Una coreografia accattivante, l’affiatamento dei due danzatori è stato impeccabile, sembravano lasciarsi andare ad una musica e a movimenti liquidi, di una fluidità estrema. Un duetto d’amore con movimenti che si scioglievano nei suoni e due corpi che si fondevano come due gocce d’acqua che si inseguono, si scontrano e si uniscono. Movimenti, corpi, danza e musica che diventano una cosa sola.
Benjamin Millepied, formatosi al New York City Ballet diventandone ‘principal dancer’, è stato l’interprete e coreografo del film di Darren Aronofsky, Il cigno nero (2010), dove ha incontrato la sua futura moglie Natalie Portman (attrice premio Oscar). Interessanti le sue contaminazioni tra cinema, tv e media e il suo metodo interdisciplinare che ha orientato il gruppo da lui fondato a Los Angeles nel 2012: L.A. Dance Project. Nel 2014 è stato chiamato a dirigere il Balletto dell’Opera di Parigi, di cui aveva avviato un percorso di rinnovamento interrotto dalle sue dimissioni a febbraio.
Il titolo, The Vertiginous Thrill of Exactitude (1966), è una citazione di Roland Barthes, di cui il coreografo americano William Forsythe (New York, 1949) è stato un ammiratore.
William Forsythe, direttore del Frankfurt Ballet dal 1984 al 2004, considera la danza qualcosa che si può smontare ricomporre, come in questo lavoro (nel repertorio delle maggiori compagnie del mondo) in cui gioca su accelerazioni-decelerazioni, velocità e precisione, in una successione rapida e vorticosa. La grammatica è quella della danza accademica (posizioni, passi, tecnica delle punte…) ma la sintassi, con le sue possibilità infinite, è rinnovata. La musica è di Franz Schubert, l’ideazione scenica e le luci sono dello stesso Forsythe, i costumi sono di Stephen Galloway.
Raymonda III Atto di Rudolf Nureyev (nato sul treno per Valdivostok nel 1938-1993) è il suo primo grande balletto andato in scena dopo il suo arrivo in Europa (1961). Nelle sue varie versioni è rimasto in sostanza fedele a quella di Petipa, seppure con la sua firma. Patricia Ruanne e Frédéric Jahn hanno dichiarato: “È stata un’esperienza interessante e gratificante insegnare lo splendido III Atto di Raymonda di Nureyev ai ballerini del Teatro dell’Opera di Roma. Questa è la loro prima esperienza e siamo contenti di come lo abbiano accolto, (con grande entusiasmo e attenzione al dettaglio) e di come abbiano accettato le sfide presentate dallo stesso. Insieme, quando eravamo giovani danzatori, abbiamo lavorato con Nureyev in questa produzione e oggi ci rende felici vedere questa nuova generazione danzarla con lo stesso nostro piacere.”
Il Sovrintendente Carlo Fuortes, in occasione della conferenza stampa,ha detto: “Il programma Grandi Coreografi riflette la nostra intenzione di lavorare con la grande tradizione e la modernità, senza soluzione di continuità. Tra Opera e Balletto il pensiero è unico.”
In scena per il programma i Grandi Coreografi, l’Orchestra, l’Étoile, i Primi Ballerini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma; ha diretto il maestro David Garforth. I costumi di Serenade, Closer e The Vertiginous Thrill of Exactitude sono realizzati dalla Sartoria del Teatro dell’Opera di Roma.
Ultima annotazione extravagante. Forse il servizio bar-caffetteria del Teatro Costanzi potrebbe essere migliorato in occasione degli spettacoli serali che prevedono una presenza di pubblico dalle ore 19.30 fino a fine spettacolo (ovvero orario cena per chi viene dal lavoro). La proposta su un desolato bancone di martedì è stata: un vassoio con qualche esemplare di cornetteria da colazione (sic!) e un solo tipo di piccolo panino accanto alla cassa, per non parlare di un non-economico aperitivo servito con poche noccioline. Se questa è l’offerta è meglio fare uno spuntino fuori il teatro prima o dopo lo spettacolo.
GRANDI COREOGRAFI – 1 MARZO
DIRETTORE
David Garforth
SERENADE
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij Coreografia George Balanchine ripresa da Ben Huys Costumi Barbara Karinska
Interpreti principali
Ballerina 1 Alessandra Amato
Ballerina 2 Marianna Suriano
Ballerina 3 Alessia Gay
Michele Satriano 2 / Claudio Cocino 1
Giacomo Castellana / Giuseppe Schiavone 2
CLOSER
Musica Philip Glass Coreografia Benjamin Millepied Ideazione scenica e costumi Benjamin Millepied Luci Roderick Stewart Murray con Eleonora Abbagnato e Florian Magnenet
Al pianoforte Enrica Ruggiero
THE VERTIGINOUS THRILL OF EXACTITUDE
Musica (su base registrata) Franz Schubert Coreografia William Forsythe ripresa da Amy Raymond, Stefanie Arndt Ideazione scenica e luci William Forsythe Costumi Stephen Galloway
Interpreti principali
3 Donne Alessandra Amato; Eugenia Brezzi e Susanna Salvi
2 Uomini Giacomo Luci e Alessio Rezza
RAYMONDA III ATTO
Musica Alexander Glazunov Coreografia Rudolf Nureyev ripresa da Patricia Ruanne, Frédéric Jahn Scene e Costumi Barry Kay
Interpreti principali
Raymonda Sara Loro
Jean de Brienne Michele Satriano
Roi Giuseppe Schiavone
Contessa Alessia Barberini