Venezia 75. Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul
“Isis, domani. Le anime perse di Mosul”, le voci dei figli dei miliziani e delle loro vittime. Il coraggioso documentario italiano sui bambini in guerra.
FUORI CONCORSO. Un bel documentario, quello di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi, di cui andare fieri, interessante quanto gli altri presentati alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno, che aiutano a fotografare e ricostruire la complessità del nostro tempo.
Isis, Tomorrow ripercorre la guerra raccogliendo i racconti dei bambini, sia i figli dei vincitori che dei vinti. Dando voce ai figli dei miliziani pronti a diventare kamikaze e alle loro vittime, gli orfani di chi li ha combattuti. La guerra, la violenza e i nemici visti dagli occhi di bambini e adolescenti. Il documentario segue la sorte delle famiglie che hanno vissuto e subito la guerra. Destini avversi di bambini in cui si sono sedimentati violenza, odio e sete di vendetta.
Ma Isis, Tomorrow non vuole mostrare solo gli esiti e gli orrori di una guerra, tanto più inaccettabile perchè vissuta e subita dai bambini, va oltre interrogandosi sul futuro dell’Iraq, di cui quei figli saranno i protagonisti. L’Isis ha lasciato un’eredità di centinaia di migliaia di fanciulli addestrati alla violenza e al martirio, portatori di una concezione di un mondo diviso tra fedeli (Jihadisti) e infedeli da distruggere.
Se non avverrà una profonda opera di riconciliazione tesa al perdono, e quindi volta a sedare ogni aspirazione di vendetta, il focolaio della guerra e del terrorismo continuerà a covare sotto la cenere. Dovranno essere i figli delle vittime a perdonare, e a non emarginare, i figli dei carnefici e questi dovranno, se accettati, reintegrarsi. Il terrorismo, e le aspirazioni di un Califfato universale, ha diviso un popolo e la sua religione.
Solo a Mosul, durante i tre anni di occupazione dello stato islamico, c’erano mezzo milione di minori, oggi potenziali combattenti o aspiranti martiri. L’Isis ha perso Mosul ma è stata davvero sgominata? Questi bambini, cresciuti per tre anni sotto l’Isis, saranno i protagonisti delle vendette e del terrorismo di domani? Francesca Mannocchi, reporter e regista, e Alessio Romenzi, fotografo in prima linea, si interogano e ci interrogano su questo.