Nomad: in the Footsteps of Bruce Chatwin. Roma FF14
Il documentario di Werner Herzog che ripercorre i viaggi dell’amico e scrittore Bruce Chatwin
Il maestro del cinema tedesco Werner Herzog ha dedicato il suo documentario Nomad: sulle orme di Bruce Chatwin – in selezione ufficiale alla 14.ma Festa del Cinema di Roma – all’amico, scrittore e grande viaggiatore Bruce Chatwin.
Un documentario che emoziona e commuove perché è soprattutto l’omaggio di un amico, Werner Herzog, che non vuole dimenticare e che continua a cercare nei luoghi visitati, e raccontati nei suoi romanzi, il grande protagonista della letteratura di viaggio del Novecento, Bruce Chatwin. I due amici condividono, oltre all’amicizia, una Weltanschauung (una visione artistica, una concezione del mondo e della vita). Entrambi sentono l’insopprimibile impulso ad esplorare, la necessità di essere nomadi, come tutti gli uomini da sempre. Due maestri accomunati dal desiderio di conoscenza, che è l’impulso al nomadismo.
Non a caso uno dei protagonisti del documentario è lo zaino da viaggio che lo scrittore ha regalato al regista. Chatwin è animato dall’irrequietezza dello stare fermo. Avido di terre perdute andava alla ricerca delle origini dell’uomo, della sua natura nomade, come se questa fosse la radice comune a tutti gli esseri umani sulla terra. La sua esplorazione e ricerca erano antropologiche. Il regista non si limita a ripercorrere i viaggi dello scrittore ma ne legge i brani che da questi sono scaturiti. Ritorna continuamente ai testi, all’itinerario letterario di Chatwin.
Lo stesso Herzog si mette in cammino con lo zaino in spalla sulle orme dell’amico Bruce attraversando i luoghi raccontati nei suoi romanzi. Ed è dello stesso regista tedesco la voce narrante che ci racconta lo scrittore e amico. I due amici, e artisti, si sono influenzati a vicenda. I primi film di Herzog sono stati importanti per la scrittura di Chatwin. Mentre Cobra Verde di Herzog, è un adattamento di un romanzo di Chatwin.
Quando lo scrittore e avventuriero Chatwin stava morendo chiamò l’amico Werner per chiedergli di vedere il suo ultimo filmato su una tribù del Sahara. Lo scrittore gli donò, come regalo d’addio, lo zaino che lo aveva accompagnato nei suoi viaggi intorno al mondo.
“Bruce Chatwin era uno scrittore unico. – ha spiegato Herzog – Ha trasformato racconti mitici in viaggi della mente. Avevamo degli spiriti affini, lui come scrittore, io come regista. Volevo realizzare un film che non fosse una biografia tradizionale ma una serie di incontri ispirati dai viaggi e dalle idee di Bruce.” Secondo il direttore della Bodleian Library: “Chatwin non diceva mezze verità ma una verità e mezza”.
Così Herzog ci fa viaggiare, insieme a lui, attraverso il Sud America, dove Chatwin ha scritto In Patagonia e attraverso l’Australia, dove i due si sono incontrati. Il regista visionario ci racconta il potere sacro degli Aborigeni, fino ad arrivare in Galles dove lo scrittore si sentiva finalmente a casa.
Qui incontriamo la moglie, Elizabeth Chatwin, quella che ha saputo restargli accanto nonostante la sua irrequietezza sessuale. Lo scrittore (nato nel 1940) morì prematuramente, all’apice della sua carriera, nel 1989 per le conseguenze dovute all’AIDS.
INFORMAZIONI
Distribuito da Feltrinelli Real Cinema e Wanted Cinema