Orcia Wine Festival, vini emergenti

La VII edizione di Orcia Wine Festival (22 – 25 aprile) – ben organizzata dal Comune di San Quirico d’Orcia, dal Consorzio Vino Orcia in collaborazione con ONAV Siena – ospitata nelle splendide sale affrescate di Palazzo Chigi e nelle aziende del territorio, ha registrato il favore di un pubblico numeroso di intenditori e appassionati, vincendo con bellezza e qualità la sfida con il maltempo. Video e interviste all’interno.

La denominazione ‘Orcia’ è nata nel 2000, 14 febbraio San Valentino, il giorno dedicato al rosso e alla passione, che ritroviamo nei vini della zona di produzione dell’Orcia Doc (provincia di Siena) – situata tra quella del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano – ovvero un territorio vocato alla produzione dei famosi rossi di Toscana.

Rosse come il vino, auto e moto storiche

Protagonista indiscusso dei vini Orcia è il Sangiovese con due varietà: Orcia (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese) e Orcia “Sangiovese” (con almeno il 90% di questo vitigno), entrambe anche nella tipologia “Riserva”, ma pure Bianco, Rosato e Vin Santo. Al Consorzio sono associate 41 aziende con una produzione spesso artigianale e familiare all’insegna del rispetto della terra e dei suoi frutti, che si traduce in sostenibilità e salubrità.

Orcia Wine Festival

Il Sindaco di San Quirico d’Orcia ci ha raccontato il suo territorio e le iniziative del ricco programma del Festival.

Ai banchi di assaggio erano presenti 17 aziende interessanti e con prodotti diversi: Bagnaia, Campotondo, Capitoni Mario, Castello di Ripa d’Orcia, Donatella Cinelli Colombini, Il Pero, Olivi, Podere Albiano, Podere Forte, Poggio al Vento, Poggio Grande, Sampieri del Fa, SassodiSole, Tenuta Sanoner, Trequanda, Val d’Orcia Terre Senesi e Vegliena di Valeria Regina Gelbaum. Ecco i nostri migliori assaggi.

Degustazione

Vini di qualità quelli dell’azienda biodinamica Podere Forte (all’insegna dell’innovazione vitivinicola orientata all’eccellenza in un ecosistema autosufficiente): ‘Guardiavigna 2012’ (blend di cabernet franc, petit verdot e merlot, di spessore e progressione gustativa); ‘Petrucci 2012’ (Sangiovese 100%, frutti rossi, vino denso, elegante, tannini equilibrati). Il solo punto a sfavore di questi vini è il prezzo a bottiglia, sopra la media. Virtuosa la scelta bio delle aziende Val d’Orcia Terre Senesi (vini: Bucaccio 2011 e Ripario) e Tenuta Sanoner con uve bio dal 2010 (Rosato certificato bio dal 2015 e Orcia Sangiovese 2014 entrambi 100% Sangiovese). Della giovane Azienda Agricola Vegliena (che produce solo tre vini) abbiamo apprezzato: il ‘Vegliena Orcia Doc Rosato’ (90% Sangiovese, 10% grechetto, trebbiano e malvasia) colore rosa scarico con profumi di frutta e di fiori, fresco, godibile e dal prezzo onesto. Del Podere Albiano ci è piaciuto il ‘Tribolo Orcia 2011′ (100% Sangiovese) granato, sentore di ciliegia e nota floreale di geranio, elegante suscettibile di maturazione. Dell’azienda Bagnaia segnaliamo il ‘Miraggio Orcia 2012’. Roberto Terzuoli dell’azienda SassodiSole (nella zona est di Montalcino) produce sia vini di Montalcino che di Orcia, tre etichette (più una riserva) ancorate al Sangiovese. Il suo ‘Orcia Doc 2014’, ha un bel colore granata, profumi di frutti di bosco e un buon rapporto qualità/prezzo. Il bianco dell’azienda Olivi – Le Buche, ‘Coreno Orcia doc’ (80% trebbiano, 20% malvasia) ha sentori equilibrati tra frutta e fiore (pera-ananas e biancospino) e un finale sapido.

Fattoria del Colle, Donatella Cinelli Colombini

Della Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, il suo ‘Cenerentola Orcia 2012’ (65% Sangiovese e 35% Foglia Tonda, vitigno autoctono recuperato con tenacia da Donatella) è un vino che può competere con le sorellastre (di Montalcino e Montepulciano). Le sue caratteristiche: colore rosso-rubino, pulito al naso, sentori di frutta rossa matura, leggermente speziato, avvolgente, fine ed elegante, armonico con corrispondenza tra naso e gusto, ne fanno un vino di classe. Il ‘Frasi Orcia 2012’ (90% Sangiovese e 10% Canaiolo/Colorino) di Marco Capitoni non si dimentica: rubino con unghia tendente al granato, sentori di liquirizia, marmellata di more e note balsamiche, spezie leggere e robustezza. I suoi aromi e corposità si ritrovano nel gusto dai tannini importanti.

Banchi di assaggio

Alle degustazioni tematiche, guidate di ONAV Siena, hanno partecipato, raccontando la loro storia, lavoro e vino: Donatella Cinelli Colombini, Giulitta Zamperini e Luca Zameprini di Poggio Grande, Roberto Terzuoli di Sassodisole, Marco Capitoni, Elena e Paolo Salviucci di Campotondo, Paolo e Valeria Gelbaum di Vegliena, Nico Olivieri di Bagnaia, Roberto Mascelloni di Poggio al Vento, Cantina Le Buche, Gabriella Giannetti di Val d’Orcia Terre Senesi, Alberto Turri di Podere Albiano e Paolo Pilenga di Az. Trequanda.

Degustazione tematica ONAV

Anche quest’anno è stata proposta, oltre quella tecnica e organolettica, la degustazione emozionale, in cui i winelovers potevano usare emoticon per valutare, gustando un vino, le emozioni percepite dal racconto del produttore e da una degustazione tecnica.

Degustazione emozionale

Il challenge #raccontamiltuovino, realizzato dal Consorzio insieme agli Instagramers di Siena, offre la possibilità di condividere foto fino al 1° maggio e per lo scatto migliore di ricevere una sorpresa.
L’assessore Ugo Sani e la Presidente del Consorzio del Vino Orcia (e Presidente nazionale delle Donne del Vino) Donatella Cinelli Colombini ci hanno spiegato l’orientamento e gli obiettivi del Festival.

Non sono mancati tour in minibus (Cantine con vista) o in bicicletta (Orcia wine bike) per visitare le cantine e degustare i vini con assaggi di prodotti tipici e l’Orcia wine walking, passeggiata attraverso i vigneti, in un paesaggio incantato, fino a Bagno Vignoni.

Bagno Vignoni, ristorante ‘La Terrazza’ dell’albergo Le Terme

I ristoranti di questo incantevole borgo (filmato da Tarkovskij in Nostalghia) hanno ospitato la Veglia con il produttore, che ha potuto raccontare il proprio vino in abbinamento ai piatti di un menù dedicato, trasformando le serate in simpatiche occasioni conviviali.

La Terrazza, ‘Tartare di vitello agli asparagi’

Abbiamo apprezzato la ‘Tartare di vitello agli asparagi’ (ristorante ‘La Terrazza’ e azienda ‘Poggio Grande’) in abbinamento al Tagete 2013 (50% Marsanne e 50% Rousssanne) e il Sesterzo 2013 (100% Sangiovese) di Luca Zamperini. 

Manuele Graziani, Laura Banchetti, Luca Zamperini, Giulitta Zamperini

Le novità di questa edizione sono state il Laboratorio per bambini, che ha dato la possibilità ai genitori di divertirsi senza preoccupazioni, e “A corto di vino“, video realizzati da studenti del Corso di Comunicazione digitale dell’Università di Siena per promuovere il territorio (Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco) e chi vi lavora. I video sono stati girati nelle seguenti aziende.

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Tenuta Castelnuovo Tancredi

Poggio Grande


SassodiSole

Capitoni Marco

I primi dati di chiusura del Festival premiano l’impegno degli organizzatori e produttori: 1.500 calici in degustazione, 200 commensali alla cena di gala di Palazzo Chigi e 150 partecipanti alle degustazioni ONAV.

Foto e video di Marco De Felicis (tranne quelli realizzati, come specificato, dagli studenti del Corso di Comunicazione digitale dell’Università di Siena).

LINK UTILI
Orcia Wine Festival

https://orciawinefestival.wordpress.com/
Comune San Quirico d’Orcia
https://www.comunesanquirico.it/
email ufficio turistico ufficioturistico@comune.sanquiricodorcia.si.it
Da visitare
la splendida Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, gli Horti Leonini e Bagno Vignoni
ONAV Siena
https://m.facebook.com/onav.siena/
Dormire a Trequanda
Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini
Mangiare
Trattoria Osenna