Roma, Palazzo Bonaparte riapre al pubblico
Palazzo Bonaparte ha aperto le sue porte al pubblico, che può visitare l’appartamento di Donna Letizia, madre di Napoleone
Dopo un importante restauro Palazzo Bonaparte, ha aperto i suoi battenti per un giorno, il 9 luglio visitabile gratuitamente, per farsi ammirare dal pubblico romano e non. Il restauro dell’edificio, che ha riguardato sia gli spazi interni che esterni ed è avvenuto con il supporto della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è durato oltre dodici mesi.
Generali Italia apre il primo spazio Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte, che diventa un nuovo polo di arte e cultura per tutti, grazie anche alla partnership con Arthemisia.
Un palazzo storico, noto per il suo balconcino d’angolo di legno verde, dove Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, osservava quanto accadeva tra piazza Venezia e via del Corso dalle feritoie della verandina.
Il palazzo al n. 5 di piazza Venezia, progettato nel 1657 da Giovanni Antonio De Rossi per i marchesi D’Aste, è stato proprietà di diverse famiglie nobili romane fino a essere acquistato nel 1818, per 27.000 piastre d’oro, da Donna Letizia che visse qui fino alla sua morte (1836). Fu proprio lei a volere il famoso balconcino sporgente.
Ormai ottantenne Madame Mère (così la madre dell’imperatore firmava le sue lettere) aveva difficoltà a camminare e non usciva dal palazzo. Così trascorreva le sue giornate nel balconcino a rimirare l’andirivieni dell’incrocio sottostante.
Dopo lo scalone d’onore il primo incontro che emoziona è quello con il Marte Pacificatore, copia in gesso del Canova donata a donna Letizia. L’altra in bronzo è presso la Pinacoteca di Brera a Milano.
Al piano nobile c’era l’appartamento di donna Letizia, ricco di stucchi e affreschi del Settecento. Anche i disegni dei caminetti del piano nobile sono del Canova. Tutti i pavimenti dell’appartamento, visibili ma protetti, sono veneziani.
Dall’altana, con la scritta Bonaparte, si può godere di un panorama aereo su Roma. Piazza Venezia fu la prima ad essere servita dai filobus a cavalli.
È stato un autentico piacere entrare nel cosiddetto “bussolotto”, il balconcino verde, per avere la stessa visuale di Madame Mère. Quando guardava fuori senza essere vista.
Il balconcino è elegantemente affrescato con grottesche e medaglioni e sarà difficilmente visitabile in futuro. Considerato lo spazio ristretto, solo poche persone alla volta possono entravi. Qui la mente vola a immaginare i fasti del carnevale romano dell’epoca.
Palazzo Bonaparte è uno scrigno barocco di tremila metri quadri, con mosaici, affreschi e stucchi. Dal 1972 è patrimonio di Generali.
Dal 6 ottobre sarà possibile visitare la mostra, organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia, “Impressionisti Segreti“, con 50 opere di artisti tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Gauguin, Zandomeneghi, Sisley e altri.
Molte le opere di collezioni private difficilmente accessibili e concesse per questa occasione. La mostra è curata da Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi, sede delle più ricche collezioni di Claude Monet e Berthe Morisot.
Appuntamento a ottobre per visitare Palazzo Bonaparte e la mostra.
Foto, tranne dove diversamente indicato, di Antonella Cecconi
Sito: generali.it