74. Mostra del Cinema di Venezia. The Leisure Seeker (Ella & John) di Paolo Virzì, da podio
Il film totale e internazionale di Paolo Virzì: un inno alla vita, alla libertà, all’amore. Un film che conquista perchè fa ridere, commuovere, emozionare e riflettere. Due campioni di recitazione: Hellen Mirren (premio Oscar) e Donald Sutherland. Film e interpreti da premi, in uscita a dicembre in America e il 18 gennaio nelle sale italiane.
Standing ovation in sala per questo film mirabilmente recitato, girato, montato e con una colonna sonora vintage su cui scorrono le scene on the road. The Leisure Seeker (cercatore di svago) è il nome del vecchio camper con cui due coniugi, Ella e John (Hellen Mirren e Donald Sutherland da Coppa Volpi), decidono di andare ancora una volta in vacanza come facevano con i figli negli anni Settanta. Decidono di percorrere la Old Route 1, destinazione Key West, in particolare la casa di Ernest Hemingway. Lo scrittore è l’autore preferito di John, ex professore di letteratura. La fuga, che meraviglia e irrita i figli ormai adulti, è dettata da un attaccamento alla vita e al rapporto dei due coniugi. Lei è malata di cancro e rifiuta l’ospedalizzazione e lui è piuttosto svanito e smemorato.
Il film – una sorta di sequel de La pazza gioia sulle deviazioni dalla normalità – è ispirato a una novella (In viaggio contromano) di Michael Zadoorian che racconta la fuga di una coppia di anziani a bordo del loro vecchio camper. In conferenza stampa Paolo Virzì ha raccontato di “voler dare un background al libro The Leisure Seeker. Abbiamo cambiato l’itinerario: East Coast. Così abbiamo attualizzato la storia. Mentre giravano eravamo circondati dalla campagna elettorale che così è entrata nel film. Una fuga dall’America che i due coniugi non riconoscono più e da cui forse vogliono scappare per sempre”. Il regista ha dichiarato di aver proposto due nomi per il film ma: “pensavo che Helen Mirren e Donald Sutherland non avrebbero mai accettato. Imprevedibilmente il loro ‘yes’ è arrivato presto. Poche settimane dopo eravamo già sul set. Entrambi amano l’Italia e lo stile italiano. Così ho fatto questa pazzia. Un mio film girato degli Stati Uniti”.
A proposito del raduno dei supporter di Trump che è entrato nel film Donald Sutherland ha rivelato che “quando abbiamo girato la scena della campagna elettorale non abbiamo mai pensato che Trump sarebbe stato eletto”. Lo ritenevano un fenomeno passeggero ma Virzì, a ragione, ha voluto inserire la scena. Il regista ha chiuso con una battuta: “Mi dispiace”. A proposito di Ella ha affermatto che: “è molto coraggiosa e piena di rispetto. Contro il parere di figli e medici. Soprattutto in America dove l’ultimo periodo della vita è gestito da medici e assicurazioni. Io credo nella libertà di scelta. John dichiara la sua scelta dicendo a Ella ‘Piuttosto che mettermi in una home mettimi un fucile in mano’.” Il film di Virzì è riuscito perchè mescola commedia e tragedia. Il perfetto equilibrio di questa mescolanza di umori ed emozioni è garantito dal team di sceneggiatori che hanno lavorato insieme a Paolo Virzì: Stephen Amidon (Capitale Umano), Francesca Archibugi e Francesco Piccolo.
Virzì non ha mancato di elogiare gli attori: “Mi incantavo a guardarli recitare, lui intenso e regale, ma anche buffo e imprevedibile, lei acuta, saggia, spiritosissima e poi improvvisamente piena di foga, di rabbia, di dolore. Faticavo a dire la parola stop, anzi cut!.” Hellen Mirren ha parlato del suo personaggio, della figura del regista e dell’attrice che ammirato di più: “Ella è la regina all’interno di quel camper. Ella mantiene il piacere della vita. Voglio che la mia morte sia piena di risate. Tutto nel film inizia e finisce con il regista e montaggio. Noi attori siamo nel mezzo. I registi sono i visionari. In questo film Paolo ha portato la sua umanità e sensibilità. Dopo il film L’avventura il cinema italiano è stato per me importante. Anna Magnani è stata la mia dea”. Attualizzante anche l’inserto dei profughi siriani alla pompa di benzina. I temi di questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia sono l’emigrazione e la terza età. A Paolo Virzì il merito di non aver rappresentato una edulcorata fase della vita dai capelli bianchi. Anche l’incontinenza o il sesso della terza età fanno parte di una coppia di anziani, che la società relega al solo ruolo di nonni o di fardello. Il film uscirà in Italia con il titolo un po’ banale di Ella & John. Film e interpreti da podio. Stay tuned.
Sito Mostra del Cinema: https://www.labiennale.org/it/cinema/2017