Rovereto, castello di Avio e Castel Beseno

Rovereto, i suoi castelli e un Caravaggio in transito. Travelart

FAI – Castello di Avio

INDICE: Castello di AvioRoveretoMARTCaravaggio. Il contemporaneoCasa d’Arte futurista DeperoCastel BesenoInformazioni

Castello di Avio

Provenendo da sud (poco prima di Rovereto) s’incontra entrando in Trentino, a guardia della Vallagarina attraversata dal fiume Adige, il Castello di Avio che si erge sul Monte Vignola. Era situato, in posizione strategica, tra il Principato Vescovile di Trento e il territorio dei signori di Verona (Scaligeri). Già nel 1053 esisteva il mastio difensivo (Castellum Ava). A questo si aggiunsero la cinta muraria e il Palazzo Baronale, ad opera di Azzone di Castelbarco (vassallo del Principe Vescovo di Trento). Il castello, divenuto una vera e propria corte, passò poi a Venezia per mancanza di eredi.

FAI – Castello di Avio, Stanza delle Guardie, Arcieri e duellanti (affresco metà XIV sec.)

Con alterne vicende ritornò in possesso di un ramo della famiglia dei Castelbarco. Infine nel 1977 Emanuela, figlia del conte Emanuele Rezzonico Pindemonte di Castelbarco, donò al FAI il castello tenendo per sè la torre “Picadora”. Così chiamata perchè la tradizione narra che sulla sua terrzza fossero impiccati i condannati. Dal 1979 il castello è stato aperto al pubblico.

FAI – Castello di Avio, Mastio, Camera d’Amore, affresco

Il castello si raggiunge attraverso una stradina che si snoda tra vigneti. In basso si incontra la Casa delle Guardie. Al primo piano la Stanza delle Guardie presenta quattro pareti affrescate con scene militari sulle arti che servono a formare il cavaliere. Dopo aver percorso un ripido camminamento e dopo aver oltrepassato cinque sbarramenti si raggiunge la zona residenziale.

FAI – Castello di Avio, vista

Giunti nella corte si trovano il Mastio e il Palazzo Baronale. Il Mastio è una torre a pianta esagonale (XI-XII sec.) a cui si accedeva tramite una scala in legno retraibile, per motivi difensivi. Al quarto piano si trova il celebre ciclo di affreschi (1330-1333) a soggetto profano della cosiddetta Camera d’Amore, le cui pareti sono coperte da un tendaggio dipinto.

Rovereto

Sulla parete merdionale si trova Amore adolescente (scarsamente visibile) con ali rosse e zampe di rapace che monta un cavallo al galoppo. Con gli occhi bendati scaglia sia un’asta, che sfiora una donna che tiene in braccio un cagnolino bianco (simbolo di fedeltà), sia una freccia che colpisce un cavaliere. Sulla parete settentrionale ci sono due amanti che si baciano teneramente. Anche la volta era tutta affrescata. Probabilmente il ciclo era una lettura etica sul tema di Amore.
Purtroppo il Palazzo Baronale ha subito ingenti danni poichè nel 1812 i Castelbarco, per evitare di pagare le tasse, hanno divelto le coperture.

MART

Rovereto

Proseguendo verso nord troviamo Rovereto, una cittadina slow che sorprende. Anch’essa è stata un possedimento dei Castelbarco poi passato a Venezia, nel 1564 fu aggregata al Tirolo per poi diventare austriaca dopo il Congresso di Vienna.
A Rovereto uno dei piaceri è passeggiare e perdersi tra le sue vie e piazze dai negozi di artigianato dove si è accolti con gentilezza e ricchezza di informazioni.

Tullio Crali, Incuneandosi nell’abitato (1939) MART

MART

Un suo polo d’attrazione è il MART (Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto). L’imponente architettura è stata realizzata, nel 2002, su progetto dell’architetto ticinese Mario Botta. Più che un museo è un polo culturale con biblioteca, teatro e auditorium. Strutture disposte intorno a una piaza circolare sormontata da una grande cupola di acciaio e vetro.

Ilya Iosifovich Kabakov, The Toilet in the Corner, 2002, MART

Nei suoi 6000 mq trovano spazio la collezione permanente e le mostre temporanee.
La Collezione del Mart – creata nel tempo grazie ad acquisizioni, depositi e donazioni – vanta circa ventimila opere. L’allestimento è un percorso storico-artistico con opere che vanno dall’Ottocento a oggi. Il progetto espositivo, soggetto a periodiche modifiche, inserimenti e rotazioni, si divide in due sezioni: L’invenzione del moderno e L’irruzione del contemporaneo.

Casa d’Arte Futurista Depero

Interessanti le sei sezioni tematiche: Figure della modernità, Metafisica e Valori Plastici, Ritorno all’ordine, L’avanguardia futurista, Futurismo e Aeropittura, Verso l’astrazione. Il percorso parte dall’arte figurativa e arriva fino all’arte astratta, attraverso gli artisti italiani della prima metà del Novecento: Umberto Boccioni Felice Casorati, Gino Severini, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Fortunato Depero.

Fortunato Depero, marionette

Un esempio interessante di aeropittura, nata nel 1929, è quello di Tullio Crali: Incuneandosi nell’abitato (1939). Una visione dall’alto, come in altre sue opere, per suscitare “sensazioni aeree”. Questo quadro rappresenta l’interno della carlinga di aereo, con il pilota seduto ai comandi, visto di spalle. Ciò che si vede al di là dei vetri è un paesaggio urbano, edifici che sembrano risucchiare l’aereo. L’aereo è in picchiata, come se il pilota si stesse tuffando sui grattacieli, riuscirà a cabrare? I palazzi sembrano entrare nella carlinga e l’aereo nell’abitato, eppure l’atmosferma non è quella di uno schianto imminente ma di una fusione tra due realtà.

Fortunato Depero (1892 – 1960), La toga e il tarlo, 1914, legno e cartone

All’epoca l’artista, di origine zaratina ma legato al Friuli Venezia Giulia, non aveva ancora 30 anni. Le sue due grandi passioni erano il futurismo e l’aeronautica. Effettuò il suo primo volo, nel 1928, a diciotto anni. In quel periodo gli italiani si entusiasmavano per le trasvolate oceaniche di Italo Balbo e Francesco De Pinedo.
Crali non è solo un pittore, cerca di coinvolgere il pubblico nel nuovo clima artistico. A tal fine organizza, in molte città (Trieste, Gorizia e Udine) in piena guerra (1941), una serie di affollate “serate futuriste”.

Rovereto, negozio d’epoca

L’irruzione del contemporaneo è in mostra al secondo piano con le opere della collezione permanente del Mart dagli anni Cinquanta fino ai nostri giorni.
Tra le opere esposte quelle degli artisti: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Sol LeWitt, Michelangelo Pistoletto e Mario Merz con i suoi igloo, come Chiaro Oscuro, (1983).
Il percorso espositivo si conclude con la zona Focus, che ospita a rotazione approfondimenti monografici dedicati a opere e artisti delle Collezioni. Particolarmente interessante il nucleo di arte futurista con Giacomo Balla, Fortunato Depero, Gino Serverini, Enrico Prampolini.

Al Silenzio, interno

Un lavoro mi ha colpito, tra i molti interessanti, perchè viva: l’opera di Ilya Iosifovich Kabakov. L’artista ucraino (che vive negli Stati Uniti) utilizza, per indagare la società sovietica, diversi media. Al di là di una porta scrostata di un bagno, con la scritta in cirillico “toilet” si sente la voce di uno sconosciuto che canta. All’improvviso il visitatore si trova come all’interno di un appartamento ed entra nell’intimità di chi vi abita. Sembra che solo in un bagno, dimensione privata, si possa vivere liberamente e realizzarsi. Non più in una dimensione pubblica e sociale.

Aperitivo e ampelografia trentina

Caravaggio. Il contemporaneo

Attualmente il MART ospita la contestata mostra temporanea: Caravaggio. Il contemporaneo (fino al 14 febbraio). La querelle ha riguardato l’opportunità di spostare, o meno, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi (detto il Caravaggio) il Seppellimento di santa Lucia, dalla sede, dove è collocata: la Chiesa di Santa Lucia alla Badia a Siracusa, fino a Rovereto. La Chiesa ospitante è talmente gelosa dell’opera da non consentire in alcun modo ai visitatori di fotografarla (nemmeno senza flash come d’obbligo), salvo però autorizzarne il trasporto dalla Siciia al nord Italia, andata e ritorno.

Al Silenzio, gamberi vietnamiti

Nel 1608 Il Caravaggio, condannato a morte (decapitazione) perchè accusato di omicio e continuamente in fuga, evade da Malta e arriva a Siracusa. Qui realizza la straordinairia opera, il Seppellimento di santa Lucia, per l’altare maggiore della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Nel luogo esatto dove, secondo la tradizione, la santa fu martirizzata. La scena sembra svolgersi nei sotterranei della Chiesa stessa, dove si trova il sepolcro della martire. Un Caravaggio maturo, ossessionato dall’idea della decapitazione, sempre più spirituale. Davanti alla morte i colori perdono vita, restano solo quelli terragni, l’atmosfera è polverosa e intorno alla martire solo il vuoto del silenzio. La visione del dipinto strazia e commuove.

Al Silenzio, Maionese al mango, passion fruit e fichi d’India

La mostra indaga l’attualità del linguaggio caravaggesco, mettendo in dialogo il Seppellimento di Santa Lucia con due importanti protagonisti del XX secolo: l’artista Alberto Burri e il poeta Pier Paolo Pasolini. Il filo conduttore tra la Santa e Pasolini è il tema del martirio.
Al MART il capolavoro di Caravaggio, oltre che in originale, è esposto anche in una fedelissima replica realizzata con tecnologie all’avanguardia. Il “vero” Seppellimento sarà esposto al MART fino al 4 dicembre, poi farà ritorno a Siracusa per i festeggiamenti della Patrona della città (13 dicembre). Invece la mostra proseguirà fino al 14 febbraio 2021.

Al Silenzio, Zabaione freddo con crumble di amaretto, biscotti, panna e nocciole

Casa d’Arte futurista Depero

La Casa d’Arte futurista Depero è, a parer mio, la chicca della città: l’unico museo fondato (1957) da un futurista. L’edificio è situato nel centro storico di Rovereto. Depero ne curò personalmente ogni dettaglio: i mosaici, i mobili e i pannelli dipinti. Nel Manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, firmato (1915) insieme a Giacomo Balla, esprime la sua intenzione di progettare una radicale trasformazione dell’ambiente che coinvolgesse tutti gli aspetti della vita quotidiana: dall’arredo alla moda, dal cinema al teatro, dalla musica alla danza, dal manifesto pubblicitario alla progettazione degli oggetti d’uso.

Castel Beseno. porta

L’artista morì nel 1960, poco dopo l’apertura. Autore della pubblicità “Campari”, in mostra le locandine, ha contraddistinto con eleganza e ironia un’epoca. Anche i mobili, forse meno famosi, hanno un tocco di originalità, come la seduta delle sedie della sala da pranzo.
Il 17 gennaio 2009, in occasione del centenario del Futurismo, il MART ha dato una seconda vita a Casa Depero con un complesso restauro. Al suo interno è possibile ammirare, esposti a rotazione, circa 3000 oggetti lasciati dall’artista alla città, fra dipinti, disegni, tarsie in panno, grafiche e giocattoli. Depero lasciò in eredità alla città di Rovereto tutto il suo patrimonio.

Castel Beseno

Castel Beseno, cammino di ronda

In una zona di castelli un altro che merita una visita è Castel Beseno (XII sec.), la più grande fortezza antica del Trentino. Il castello è stato proprietà dei Beseno, poi dei Castelbarco e quindi dei Trapp.

Castel Beseno

Alla fine del Settecento le truppe napoleniche lo strinsero d’assedio, ma senza successo. Acquisito dalla provincia di Trento è visitabile e colpisce per la sua grandezza. La sua mole occupa la cima di un colle.

Castel Beseno. vista

Non trascurate di percorrere tutto il cammino di ronda da cui ammirare diverse viste panoramiche sulla valle dell’Adige.

Informazioni

DOVE DORMIRE

Hotel Leon d’Oro
Via G. Tacchi, 2
Rovereto (TN)
Tel. +39 0464427333
Hotel centrale, confortevole, personale gentile.

DOVE MANGIARE

Al Silenzio
laboratorio culinario
Borgo Santa Caterina, 20, 38068 Rovereto TN
Telefono 0464 436229
Come fare il giro del mondo in tavola. Una carta dei vini ricercata con piccoli produttori di qualità. Dall’aperitivo alla cena, il luogo ideale dove incontrarsi. Bonus per l’interno con libri e strumenti musicali. Gianfranco Grisi (maestro di cristallamonio) ha riportato le sue esperienze di viaggi nella passione per la cucina.

COSA VISITARE

MART
Museo di arte moderna e contemporanea
Corso Bettini 43
38068 Rovereto (TN)
Infoline 800 397760
ORARI Mar-Dom 10-18 – Venerdì 10-21. Lunedì chiuso

Casa d’Arte Futurista Depero
Via dei Portici 38, 38068 Rovereto (TN)
Telefono 0464 431813
Numero verde 800 397760
info@mart.trento.it
Orari: Martedì – Domenica 10.00 – 18.00. Lunedì chiuso

*Avviso chiusura*
In relazione ai provvedimenti concernenti la gestione dell’emergenza sanitaria “Coronavirus”, il Mart, la Casa d’Arte Futurista Depero e la Galleria Civica di Trento sono chiusi al pubblico dal 6 novembre al 3 dicembre 2020.
Aggiornamenti sono disponibili al link www.ufficiostampa.provincia.tn.it e sui canali informativi della Provincia Autonoma di Trento.

FAI – Castello di Avio
Via al Castello Sabbionara d, 38063 Avio TN
Telefono: 0464 684453

Castel Beseno
Via al Castello, 4
38060 Besenello, Italy
Telefono +390464834600