Taccuini salentini. Castro e la grotta di Zinzulusa

Castro, sulla costa adriatica a sud di Otranto, è un piccolo borgo a picco sul mare da cui si vedono, nelle giornate più limpide, i monti della prospiciente Albania (Valona).

Castro, panorama

Nel 1500 era l’avamposto di difesa contro i Turchi. Oggi è salito agli onori della cronaca per l’importante ritrovamento di una statua della dea Atena del IV secolo a.C dell’archeologo Amedeo Galati e il suo team (coordinati dalla Soprintendenza di Beni archeologici di Taranto in collaborazione con l’Amministrazione comunale).

Castro, scavi archeologici

La statua riveste una particolare importanza alla luce del poema virgiliano. Nel libro III dell’Eneide Virgilio narra che Enea, fuggito da Troia in fiamme, parte da Butrinto e approda (sulle coste salentine) alla vista di un porto dominato da un promontorio alla cui sommità si erge un tempio dedicato alla dea Minerva (personificazione dell’astuzia, come quella dei marinai che trovano sempre la rotta).

Prof. Francesco D’Andria e la statua della dea Minerva

Sulla cinta muraria messapica di Castro sono state impostate le fortificazioni medievali e poi quelle spagnole. Gli scavi, che sono andati a ritroso nel tempo, hanno condotto al ritrovamento, tra il 2007 e 2009, di reperti ceramici collegabili ad attività cultuali (pasti rituali). Nel 2008 fu ritrovato il Bronzetto di Atena (11 cm), o Minerva per i Romani, a cui si deve l’antica denominazione del luogo: “Castrum Minervae”.

Discesa alla grotta di Zinzulusa

La Minerva del bronzetto indossa il cappello frigio. Si tratta, infatti, dell’Atena iliaca-troiana (la presenza dell’egida la ricondurrebbe, diversamente, al mondo attico), ha il braccio destro piegato, forse nell’atto di tenere un coppa per le libagioni, e quello sinistro forse stringeva una lancia.
A luglio 2015 arriva la scoperta del busto acefalo di una statua alta circa 2,5 m e di una mano, realizzati in pietra leccese, di quella che è stata identificata come Atena iliaca.

Area antistante la grotta

Poco più a nord di Castro, sul livello del mare, si trova la grotta di Zinzulusa in cui le stalattiti sembrano i panni stesi (che in dialetto sono chiamati ‘zinzuli’). Nella grotta, al cui ingresso c’è un mare limpidissimo, è possibile inoltrarsi per un tratto di circa 150 m. Nel vestibolo restano tracce di una frequentazione umana riferibile a 7.000 – 5.000 anni fa. Si avanza in un atmosfera suggestiva che, negli antri, sa sempre un po’ di mistero e al termine del corridoio delle Meraviglie si arriva alla ‘Cripta’ o ‘Duomo’, un grande antro con pareti alte oltre 20 m

Mare antistante la grotta

Purtroppo non è più visitabile la zona più interna, abitata da pipistrelli, con un bacino di acqua dolce dove vivono specie rare, come i gamberetti senza occhi e pigmentazione (Thyphlocaris salentina) e una particolare spugna (Higginsia ciccaresei).

Castro, ristorante Da Amedeo

Il ristorante Da Amedeo, a Castro, accontenterà i palati più esigenti con materie prime di qualità e pesce fresco.

ristorante Da Amedeo, esterno

 

Da Amedeo, orecchiette di grano arso alle cozze, calamari e gamberetti

 

Indirizzi
www.comune.castro.le.it  tel. 0836 947005

CASTRO
dormire

Degli Ulivi
loc. Castro Marina, via litoranea per Santa Cesarea Terme, 51
tel. 0836 943037 www.degliulivihotel.it

mangiare
Da Amedeo
Via Sant’Antonio, 46
tel. 0836 947040 www.daamedeoristorante.it
Pesce fresco, materie prime selezionate, servizio accurato, bonus per lo spazio esterno – 40 euro vini esclusi