Toulouse-Lautrec all’Ara Pacis, ultimi giorni
Apertura straordinaria fino alle ore 24.00 dal 6 all’8 maggio (ultimo giorno) della mostra di Toulouse-Lautrec (1864 – 1901) all’Ara Pacis. Circa 170 opere esposte, provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, del pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento per ripercorrere la sua vita dal 1891 al 1900 attraverso la sua opera grafica, prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
L’artista, nato da una famiglia aristocratica e affetto da una malattia genetica alle ossa dovuta a un matrimonio tra consanguinei (la mamma era la cugina), a diciassette anni si trasferisce a Parigi, dal cui ambiente bohémien arriva, nel 1891, l’incarico per il primo manifesto per pubblicizzare il Moulin Rouge, il locale che presentava spettacoli e balli come il can can ritenuti licenziosi. A questo manifesto seguirono quelli per Aristide Bruant (cantante e compositore dal cappello a falde larghe e sciarpa rossa) e ben 22 litografie dedicate ai caffè concerto.
Lo studio del pittore a Montmartre (quartiere all’epoca trasgressivo, dove si consumavano notti brave) era luogo di incontro tra amici spesso da lui ritratti e intrattenuti piacevolmente dal suo senso dell’umorismo. Il filo conduttore della sua tematica diventa la vita quotidiana, di strada, i bar, i bordelli e il popolo della notte con le sue facce-maschera.
L’artista, oltre a frequentarli, si stabilì nei bordelli (tra il 1892 e 1895) per lunghi periodi. All’epoca in Francia erano sottoposti a rigide regole amministrative e sanitarie, le ragazze erano sottoposte a visite mediche periodiche e vivevano in quasi totale isolamento per non incorrere nel reato di adescamento, che era severamente punito.
Il pittore ritraeva spesso queste donne nei loro momenti di intimità quotidiana, erano indipendenti e di solito unite da relazioni omosessuali. A loro dedicò il suo album di litografie, Elles.
Altra passione dell’artista era il teatro e le emozioni che questo suscitava. Fonte di ispirazione per la rappresentazione delle espressioni della sua disparata umanità erano le xilografie giapponesi, con zone di colore piatto e linee ben definite.
Molte sono le sue raffigurazioni, da cronista, degli spettatori nel palco, oltre alla realizzazione di programmi, locandine e decorazioni. Con i suoi manifesti si apre l’era della pubblicità moderna: l’immagine veicola un messaggio in modo efficace in modo da ‘agganciare’ chi guarda.
Il soggetto delle sue opere è soprattutto l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature. Tra quelle più amate: Jane Avril (ballerina del Moulin Rouge e Divan Japonais), Yvette Guilbert (attrice di parti allusive all’omosessualità femminile), Miss May Belfort (cantante irlandese dai copricapo a cuffia) e Miss Loïe Fuller, danzatrice non particolarmente affascinante o brava tecnicamente ma creativa: inventò un tipo di danza basata più su movimenti di tessuti ed effetti luminosi che su movimenti del corpo.
Loïe Fuller morì di cancro, probabilmente, a causa delle radiazioni emesse dal radium con cui intrideva le ‘ali di farfalla’ in tessuto per renderle fluorescenti durante le esibizioni, ma Toulouse-Lautrec la rese immortale.
La mostra ha il pregio di ricostruire l’universo Belle Époque dell’artista attraverso la sua produzione grafica, fotografie e video.
Ormai alcolizzato (bevitore di assenzio come Van Gogh, Gauguin, Modigliani e Baudelaire), nelle opere dei suoi ultimi anni sulle corse dei cavalli riaffiorano l’educazione aristocratica e la sua passione per l’equitazione.
L’esposizione è suddivisa in cinque sezioni tematiche: ‘Notti parigine’, le prime opere con i caffè-concerto e i cabaret; ‘Le dive’, la ballerina del Moulin Rouge (La Goulue, “Ingorda”), Jean Avril e Aristide Bruant; ‘Le donne della notte’, le donne delle maison closes vicino all’Opera e alla Borsa di Parigi; ‘A teatro’ e ‘Con gli amici’, l’ambiente de La Revue Blanche (prestigiosa rivista di critica letteraria e artistica d’avanguardia).
Informazioni
Titolo
Toulouse-Lautrec. La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest
Sede
Museo dell’Ara Pacis – Lungotevere in Augusta
Date al pubblico
Fino all’8 maggio 2016
Promossa e prodotta da
Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group
Organizzata da
Arthemisia Group con Zètema Progetto Cultura Skira
Orario apertura
Tutti i giorni 9.30-19.30
Apertura straordinaria dal 6 all’8 maggio fino alle ore 24,00 (ultimo ingresso ore 23).
Biglietto d’ingresso “solo mostra”:
– intero: € 11,00 biglietto “solo mostra” intero;
– ridotto: € 9,00 biglietto “solo mostra” ridotto;
– speciale scuola: € 4,00 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni);
– speciale Famiglia: € 22,00 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni);
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra (per non residenti a Roma): – intero: € 17,00 – ridotto: € 13,00
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra (per residenti a Roma): – intero € 16,00 – ridotto € 12,00
Informazioni e prenotazioni
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
Siti internet
Ara Pacis
www.museiincomuneroma.it
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