Basilicata. L’Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio, il borgo sotterraneo del vino
Il vino che riposa nelle grotte di tufo vulcanico
Nel 1998 Gerardo Giuratrabocchetti (agronomo) decide, a 40 anni, di raccogliere l’eredità di nonno Gerardo e fonda insieme alla moglie, il giorno del suo compleanno, l’Azienda Agricola Vitivinicola Cantine del Notaio. I Giura (albanesi) fusero il loro cognome con quello di altre famiglie. La passione con cui il nonno l’aveva contagiato già da bambino lo porta oggi a vantare vigneti (circa 40 ettari) in cinque comuni ma la produzione è per l’85% di Aglianico del Vulture. Il loro mercato è per il 70% italiano. Quella di Gerardo è la settima generazione di viticoltori, stirpe che ha rischiato di essere interrotta dal padre che intraprese la professione di notaio, da qui i nomi delle etichette.
Affascinante è la visita delle cantine, grotte del 1600 utilizzate dai Padri Francescani. Questi anfratti naturali, scavati nel tufo vulcanico, grazie a un naturale equilibrio di temperatura, umidità e ventilazione, garantiscono condizioni ideali per l’affinamento del vino. Qui l’Aglianico riposa in barriques di rovere francese. Le grotte sono tutte collegate tra loro e sviluppano un vasto reticolo nel sottosuolo del paese di Rionero del Vulture.
Nelle cantine non manca persino il presepe animato realizzato a partire da un’idea del dr. Gerardo Giuratrabocchetti e realizzata da un artista locale, Edelmondo Paolella detto Mondino. Questo presepe racconta la gente del Vulture e le loro varie attività.
I nostri assaggi.
La Stipula rosé 2015, è un Aglianico del Vulture in purezza rosé metodo classico, pas dosè millesimato. Affinamento di 48 mesi sulle fecce in grotte tufacee, sboccatura senza aggiunta di zucchero e ricolmatura con lo stesso vino dello stesso anno. Raffinato e setoso color rosa antico, perlage fine. Profumi di frutti rossi, note floreali e di crosta di pane, il gusto dell’Aglianico del Vulture e freschezza che lascia la bocca pulita e appagata. Piacevole, invitante, trattiene le caratteristiche del vitigno nel bicchiere.
L’Atto 2020, 100% Aglianico del Vulture. Matura in carati o tonneaux di rovere francese, in grotta, per 12 mesi. Color rubino, note erbacee e i frutti rossi. Leggero spunto alcolico, tannini fini, di facile bevuta ma scarsa persistenza.
Repertorio 2019. Maturazione in grotta, 12 mesi in carati o tonneaux di rovere francese, Aglianico del Vulture100%, color rubino con riflessi violacei, 13,5% vol. Al naso proumo di marasche, prugne, leggera speziatura, pepe, cacao e liquirizia. In bocca note di ciliegia, frutti rossi, tannini eleganti, lascia la bocca pulita. Buon rapporto qualità/prezzo. Il Repertorio 2019 ha ottenuto i Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022, confermando il premio conseguito dall’annata precedente.
La Firma 2015, vendemmia prima decade di dicembre, almeno 12 mesi in barrique nuova più 12 in bottiglia. Aglianico del Vulture in purezza, 14 gradi, color rubino con riflessi violacei, note di frutti neri marmellatosi, evidente speziatura, tabacco, pepe nero, finale lungo.
Il Sigillo 2014, così chiamato perché “sigilla”, chiude, la vendemmia a novembre-dicembre, le uve subiscono una disidratazione per il freddo. In grotta 24 mesi riposa in carati o tonneaux di rovere francese più 24 mesi in bottiglia. Aglianico del Vulture 100%, colore rosso granato, note di frutti di bosco, vino polposo, speziato, complesso, avvolgente, lunga persistenza, vino da meditazione.
Informazioni
Cantine del Notaio
Via Roma 159 Rionero in Vulture (PZ)
Telefono 0972 723689 – 335 6842483