Magica “Notte Bianca sotto le stelle” alla Fattoria dei Barbi
Una cena incantata a lume di candela per festeggiare “Calici di stelle” alla Fattoria dei Barbi.
A Montalcino, patria del Brunello (vino diventato un mito nel mondo), si è tenuto, alla Fattoria dei Barbi di Stefano Cinelli Colombini, l’evento monocromatico più suggestivo dell’estate: “Notte Bianca sotto le stelle”. Buon cibo, buona musica e l’immancabile ottimo vino, il tutto a lume di candela, sotto un tappeto di stelle, circondati da stupendi vigneti, al fresco degli alberi.
Una serata elegante e raffinata, in buona compagnia in un’atmosfera romantica e incantata, all’insegna del “bianco” come il dress code (total white), il menù e le stelle. Nel programma anche la visita, molto apprezzata dagli ospiti, della cantina storica a lume di candela.
La cena e i suoi vini
In questa serata i vini, in perfetto abbinamento nel menù, non hanno semplicemente ‘accompagnato’ i piatti ma sono stati protagonisti quanto il cibo. L’evento è iniziato con l’aperitivo, a base di Vermentino IGT Toscana Bianco Fattoria dei Barbi 2018, menta e un chicco d’uva bianca.
Un vino fresco, minerale e sapido che con i suoi profumi – di biancospino, pesca gialla, un tocco agrumato e un finale dall’impronta marina – ha dato il ‘benvenuto’ agli ospiti. Ad accompagnarlo diversi finger food stuzzicanti: sedano rapa con pancetta (un dolce-salato molto goloso), tortino di cavolfore, sedano rapa con porcini (sapori di terra in perfetta fusione) e baccalà con crema di piselli.
L’antipasto, Caprese di ricotta dei Barbi, ha subito alzato il volume gastronomico della serata. La dolcezza della ricotta, freschissima e cremosa, era perfettamente tenuta sotto controllo, stemperata e rinfrescata, dalla salsa di pomodoro.
Il red carpet enologico è iniziato con il Maremma Toscana Rosso DOC (la DOC più recente, 2011, della Toscana) Fattoria dei Barbi 2017. L’azienda vanta 85 ettari di vigneti di uve Sangiovese, di cui il 35% è destinato al Brunello. Il Maremma Toscana Rosso è composto per il 50% da Sangiovese e per il restante da Merlot, Alicante, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot (vigneti di Scansano). Al naso emergono le note profumate di frutti rossi che ingentiliscono il Sangiovese.
I Pinci cacio e pepe, un’antica ricetta radicata nella tradizione toscana dove la piccantezza del pepe sfida la dolcezza del formaggio pecorino, in una gara che serve a esaltare il gusto ma che non ha vincitori. A questo punto è entrato in scena un vino dalla forte personalità: il Brusco dei Barbi IGT Toscana Rosso Fattoria dei Barbi 2017 (Sangiovese al 90-95%).
Un vino dall’etichetta vintage del 1969, disegnata da Giovanni Colombini che ha creato il Brusco per accompagnare i suoi pecorini, utilizzando le uve più mature, ricche di colore e sostanza, ceduti grazie a una lunga maturazione nelle vinacce. Note di frutti di bosco, vino polposo, fruttato e intenso.
Poi è stata la volta del Coniglio al Vinsanto dei Barbi con fagioli cannellini schiacciati. Un coniglio ripieno di pasta di pane e bietole, sapiente fusione in un matrimonio di sapori dalla giusta consistenza. Il sipario dei rossi si è aperto per l’arrivo di un outsider nel pianeta vino: il Brunello di Montalcino DOCG, Fattoria dei Barbi, Vigna del Fiore 2007 (Sangiovese 100%).
Montalcino, noto già diversi secoli fa perchè al centro della via Francigena, è stato un borgo di transito per milioni di persone. Nel secolo scorso per affrontare la crisi, dovuta alla fine della mezzadria, è nato il Consorzio del Brunello.
Negli anni Ottanta quella del Brunello è la prima DOCG d’Italia. Così in breve tempo il Brunello entra nell’Olimpo dei grandi vini recensiti da Wine Spectator. La sua fama e valutazione crescono vertiginosamente tanto da rendere la comunità agricola di Montalcino una delle più ricche in Italia e non solo. Il Brunello di Vigna del Fiore 2007 è un piacere sensoriale, un vino impeccabile, vellutato e appagante. Un vino che per essere apprezzato nella sua complessità ha bisogno di tempo per gustarne tutte le sfumature e la piacevolezza. Proviene da un unico vigneto di quasi sei ettari coltivato dalla famiglia da oltre cinque secoli.
Bel colore rubino, al naso note di frutti rossi, ciliegia matura, setoso, avvolgente, tannini equilibrati, elegante, complesso e con una lunga persistenza. Un vino da meditazione con una grande capacità di invecchiamento. La cena ha avuto il suo epilogo con un dolce libidinoso: Cremoso di yogurt al ribes, cioccolato bianco e croccante di nocciole, abbinato a un gustoso Vinsanto dei Barbi, Vinsanto del Chianti DOC, Fattoria dei Barbi 2011. Un vino abboccato, simbolo di ospitalità, vinificato con le ultime uve della vendemmia, con note di frutta candita, di miele di castagno e con un finale che lascia la bocca asciutta e pulita, ideale dopo il dolce. La Fattoria dei Barbi, oltre che essere produttrice di Vinsanto dal 1870, è anche tra i suoi maggiori collezionisti. A fine serata lo chef Maurizio Ianniciello ha riscosso il meritato plauso degli ospiti.
Racconti e progetti
La cena multisensoriale è stata anche una preziosa occasione di incontri con amici di vecchia data e nuovi. Un blend di simpatia, storie, racconti e progetti. Uno molto interessante è quello annunciato da Stefano Cinelli Colombini che verrà realizzato il prossimo anno: “Eccellenze di Montalcino“. Nel 2021 usciranno sul mercato, con questo marchio, prodotti agricoli di qualità, produzioni a ciclo chiuso esclusivamente di Montalcino: tartufo, miele, farro, aglione, zafferano, prugne, pinci (no “pici”) etc. che saranno controllati, e quindi garantiti, da Valori Italia. Questo borgo toscano è una instacabile fucina di idee e bontà.
Visita della cantina storica a lume di candela
L’ultima emozione ce l’ha donata la visita notturna a lume di candela della cantina storica. Aggirarsi tra botti giganti e ritrovarsi a illuminare con la candela, all’improvviso, tesori d’arte, affreschi o preziose bottiglie antiche, ha arricchito di suggestione l’emozione di trovarsi dentro la storia del vino.
La cantina conta circa 300 grandi botti per l’invecchiamento e migliaia di bottiglie, una collezione di Brunello di Montalcino della Fattoria dei Barbi che parte dal 1870 (prima produzione) e arriva ai giorni nostri. Un secolo e mezzo di bottiglie gelosamente conservate nella penombra, quasi conventuale, della cantina.
The last but not the least: congratulazioni a tutto lo staff che è riuscito a a organizzare, in un periodo complicato, un evento così importante e articolato.
INFORMAZIONI
Notte Bianca sotto le stelle
presso la Fattoria dei Barbi
Loc. Podernovi, 170
Montalcino (SI)